La causale va sempre messa anche quando i bonifici riguardano prestiti a familiari, pagamenti di affitti, saldo di un professionista e via dicendo: se non la si inserisce si possono avere problemi con l’Agenzia delle Entrate.
Trasferire somme di denaro da un conto corrente a un altro è diventato molto semplice grazie alle innovazioni tecnologiche. Oggi basta usare l’applicazione della propria banca per spostare soldi tra i vari conti. Tuttavia anche nel compiere questa semplice operazione bisogna fare molta attenzione per non correre rischi in termini fiscali. Per essere più chiari, se ci si dimentica di mettere la causale nel trasferimento di una certa somma di denaro dal proprio corrente a un altro si può andare incontro a conseguenze tutt’altro che banali.
Ma cosa succede se i trasferimenti di denaro sono semplicemente dei prestiti, magari a un amico o a un familiare che in quel momento ha bisogno di aiuto? Il bonifico resta valido anche se si omette la causale, ovvero il motivo che ci spinge a spostare il denaro dal nostro conto a quello dell’altra persona.
Tuttavia il consiglio dato agli utenti è di inserirla comunque per evitare possibili conseguenze con il Fisco. Tanto per fare un esempio, anche quando provvediamo a effettuare un bonifico per pagare l’affitto del mese conviene sempre scrivere la causale, indicando anche i riferimenti temporali (es. affitto mese novembre 2024).
Questo accorgimento è molto utile sia in termini pratici, ovvero tenere traccia dei trasferimenti di denaro, ma anche per farsi trovare sempre in regola in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. Se il Fisco dovesse rilevare un trasferimento di denaro senza giustificazione potrebbe anche fare storie al contribuente che l’ha eseguito. Verrebbe infatti rilevata la ‘presunzione di reddito’, ovvero quella regola che tende a considerare reddito tutti i versamenti su conto corrente non giustificati in altro modo.
Ecco perché è sempre consigliabile mettere la causale. Nel caso della locazione o dell’affitto basta scrivere ‘canone di affitto’ o ‘canone di locazione’, aggiungendo sempre i riferimenti temporali. Se invece si tratta di una donazione o di un prestito si può inserire come causale ‘contributo a mio fratello per il compleanno’ e via dicendo.
E se invece si tratta del saldo di un professionista, come ad esempio il commercialista o l’avvocato? In causale bisognerà indicare il numero di fattura così da non avere problemi con l’Agenzia delle Entrate.
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