Un nuovo ritrovamento archeologico legato all’esperienza dell’Antica Roma: ecco cos’hanno riportato alla luce gli archeologi
Il mondo dell’Antica Roma non smette mai di sorprenderci. Dopo alcuni nuovi ritrovamenti dell’epoca romana nei pressi del parco archeologico di Ostia Antica, la traccia del popolo romano non sembra essere assente dalle altre parti della Penisola italiana. A diverse ore di distanza dalla Città Eterna, un nuovo ritrovamento archeologico è emerso dal terreno e ha lasciato un’altra traccia archeologica di questa sorprendente civiltà legata ai nostri avi.
La nuova scoperta archeologica legata all’Antica Roma
Si torna a parlare del Parco Archeologico di Pompei, ritenuto il più importante sito legato alla presenza degli Antichi Romani nella Penisola. Una nuova tomba avrebbe attirato l’attenzione degli archeologi, che hanno effettuato nuove ricerche all’interno della storica area ai piedi del Vesuvio, riuscendo a reperire e dare nuova luce alla cava funeraria di un importante militare dell’epoca romana.
La scoperta di una nuova tomba a Pompei
Di chi sarà la tomba ritrovata nel Parco Archeologico di Pompei? Secondo gli archeologi che stanno operando ormai da settimane nel sito storico, si tratterebbe di Numerio Agrestino. Il personaggio storico fu un tribuno militare legato all’Antica Roma, con la propria tomba che probabilmente venne dimenticata e nascosta per la disastrosa eruzione del Vesuvio avvenuta dopo il 79 Dopo Cristo.
Numerio Agrestino, almeno per gli storici che studiano l’Antica Roma, è una figura centrale nella dimensione militare di quella civiltà. Tribuno militare proveniente dalla Penisola iberica, dopo una brillante carriera militare al fianco di Roma decise di ritirarsi a vita privata prima di morire. Secondo le ipotesi degli storici specializzati in storia romana, il militare decise di trascorrere gli ultimi anni della sua vita proprio sotto il Vesuvio e scegliendo la ridente città di Pompei.
I lavori per ritrovare la tomba di Numerio Agrestino
“La fortuna aiuta gli audaci”. Un detto romano che ben si concilia con il ritrovamento dei resti di Numerio Agrestino, considerato come la sua tomba è stata rinvenuta casualmente. Chi ha effettuato gli scavi, che poi hanno portato alla luce i resti del militare romano, stava operando per un’altra struttura all’interno del Parco Archeologico di Pompei: stava venendo realizzata un’intercapedine all’interno della biblioteca dell’area archeologica.
La tomba di Numerio Agrestino è stata concepita dai romani come un monumento “a schola“, formata da una panchina semicircolare in tufo e delle zampe di leone, probabilmente con il significato artistico di forza e coraggio nel militare spagnolo. A facilitare ulteriormente il lavoro di archeologi e storici, sono stati gli stessi romani: un’incisione sulla pietra, infatti, riporta il nome del defunto.