IPTV, 15 persone finiscono in Tribunale per abbonamenti pirata

Foto di una persona che cambia i canali televisivi
IPTV, in Italia 15 persone finiscono in Tribunale per abbonamenti pirata: il caso.

Scritto da

Andrea Rapisarda

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IPTV in Italia, blitz delle forze dell’ordine: 15 persone finiscono in Tribunale per un sistema legato alla pirateria televisiva

Persona cambia canale alla televisione
Pirateria televisiva, 15 persone in Tribunale per l’IPTV – (Liguria Notizie) – pianetacellulare.it

La manna della giustizia italiana colpisce ancora i casi di IPTV, ovvero il fenomeno legato agli abbonamenti televisivi pirata. L’ultima azione delle forze dell’ordine è andata in scena nella zona del Nord Italia, quando gli investigatori sono riusciti a scoprire un sistema pirata legato agli accessi della televisione satellitare e streaming. Il blitz messo in piedi dagli agenti ha portato al fermo di 15 persone, che ora dovranno subire il giudizio del Tribunale su questa vicenda.

IPTV, altro colpo alla pirateria televisiva in Italia

La manna alla pirateria televisiva sta andando avanti da diversi mesi. In un fenomeno che aveva il boom durante il periodo del Covid-19, sono stati gli stessi canali satellitari o streaming a trovare dei propri antidoti a questa tipologia d’illeciti. In primis il codice all’interno dello schermo, sullo stile di Dazn con le partite di calcio, che ha permesso di evidenziare quali utenti sfruttavano un collegamento alla piattaforma per motivi illeciti.

A questo si sono unite le indagini degli investigatori, che dietro questo sistema hanno scoperto un immenso sistema da diversi miliardi di euro. Un buco enorme per le case televisive che svolgono abbonamenti televisivi su parabola o streaming, in un vortice cui prendono parte sempre più italiani per vedere i loro canali preferiti con costi non concorrenziali e sotto il valore di mercato effettivo.

Persona con il telecomando cambia canale televisivo
Persona cambia canale televisivo – (QuiFinanza) – pianetacellulare.it

Il fenomeno degli abbonamenti pirata, l’ultimo blitz

L’ultimo blitz sulla tematica è avvenuto nelle Marche, precisamente nella città di Senigallia. Nella cittadina balneare si sarebbe creato proprio un sistema per vedere i canali a pagamento – tra Netflix, Prime Video, Sky e altre piattaforme – a pochi euro o addirittura non pagando nulla. In un’indagine andata avanti diversi mesi, gli ispettori delle società e gli investigatori hanno compreso come il sistema girava intorno a 15 persone. Si parla di una visione illecita di quei canali senza regolari abbonamenti, oppure la messa in streaming degli stessi prodotti televisivi in maniera piratesca.

Una situazione che avevamo già visto prendere piede nei mesi scorsi, coi maggiori problemi per le piattaforme televisive che arrivavano proprio dall’Italia. Infatti, un’indagine di queste emittenti ha dimostrato come il fenomeno del sub-affitto degli account o della pirateria televisiva fossero notevolmente presenti soprattutto nel nostro Paese, se confrontati ai dati presenti negli altri Stati dell’Unione Europea o quelli nell’area geografica del Nord America. Dati che, presi dai manager delle case televisivi, hanno portato a vincoli contrattuali più severi per l’utilizzo di queste piattaforme nelle nostre case.

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