Elezioni in Francia, come funziona il secondo turno

Foto di Emmanuel Macron
Come funziona il secondo turno delle elezioni in Francia: ecco le regole, i politici in gioco e chi potrà votare.

Scritto da

Andrea Rapisarda

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Come funziona il secondo turno delle elezioni in Francia: ecco il regolamento e quali forze giocheranno la sfida elettorale il 7 luglio

Marine Le Pen al comizio di Rassemblement National
Rassemblement National di Marine Le Pen sarà in gioco per il secondo turno delle elezioni francesi (Marine Le Pen) – pianetacellulare.it

Si è chiuso il primo turno delle elezioni francesi, che al momento ha visto la vittoria del Rassemblement National come primo partito di Francia. Molti candidati sono già stati eletti al primo turno, raccogliendo una percentuale di voti così ampia da non dover ricorrere al ballottaggio del 7 luglio, ovvero il secondo turno del voto francese. Al momento sono stati assegnati 76 seggi: 39 al gruppo di Marine Le Pen, 31 al Nouveau Front Populaire, 2 al polo presidenzialista dei macroniani, uno per i gollisti e tre per altri partiti in lizza per il voto nazionale.

Come funziona il secondo turno delle elezioni francesi

Per dare stabilità di Governo, la Francia offre un secondo turno per quei candidati che non superano la soglia del 50% dei voti al primo turno e riescono ad arrivare oltre il 12.5% alla fine dello scrutinio. Solitamente questo voto porta a confrontarsi solo due forze politiche, creando proprio il famoso “ballottaggio all’italiana”. In realtà quest’anno la situazione potrebbe leggermente cambiare, considerato il boom del Rassemblement National, il 28% della Gauche della sinistra francese e il 20% incassato dai sostenitori del presidente Emmanuel Macron.

Foto di Jordan Bardella
Jordan Bardella sarà in lizza al secondo turno delle elezioni francesi – (Jordan Bardella) – pianetacellulare.it

Cosa dobbiamo aspettarci il 7 luglio in Francia

La sfida si rivelerà una triangolazione, considerato come sulla scheda in tante circoscrizioni ci sarà la possibilità di scegliere tra tre persone per un solo seggio. Una situazione che è stata dettata da un fattore quasi inaspettato in Francia, che nelle ultime elezioni ha visto un’affluenza da record nei propri seggi. La certezza potrebbe essere quella di trovare realmente tre candidati in diverse circoscrizioni francesi, che devono vedere ancora la destinazione di 501 seggi in giro per il territorio francese e le aree extraeuropee sotto il governo d’oltralpe (i territori come la Guyana Francese o alcune isole caraibiche).

Al momento tutto lascerebbe pendere verso questo quadro dei fatti, anche se la vera partita della politica francese si giocherà nel contenimento del Rassemblement National. In un voto che vedrà la potenziale affluenza di 49 milioni di elettori over 18, molti partiti potrebbero ritirarsi dalla corsa elettorale per contenere l’ascesa di Marine Le Pen e Jordan Bardella per il Governo nazionale. Parliamo soprattutto dell’asse repubblicano e democratico attorno a Emmanuel Macron, che potrebbe creare le condizioni di alleanze volte a ostacolare la vittoria della destra francese. In tal senso, il Presidente francese ha già fatto degli appelli pubblici in queste ore per l’apertura ad accordi elettorali, che sarà possibile effettuare fino a questo pomeriggio alle 18. Ultime ore per mettere in piedi una strategia anti-Rassemblement National.

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