Come posso impadronirmi del posteggio nel parcheggio condominiale che uso da tanti anni: ecco un metodo efficace
Da sempre, tra le dispute condominiali c’è quella legata al parcheggio all’interno del proprio condominio. Agli amministratori arrivano puntualmente lettere dei legali, dove i condomini lamentano di voler utilizzare un determinato posto nel cortile: parcheggi che magari usano da decenni, rivendicando la legittimità a essere diventato loro nel tempo. Se pur valide come ragioni, tali motivazioni spesso non bastano per far valere la propria voce e placare le tensioni condominiali.
La natura della vicenda guarda al diritto condominiale, una branca del diritto privato che s’interessa dei rapporti tra condomini. Proprio da questa dimensione giuridica, vediamo come un posto utilizzato per trent’anni consecutivi dallo stesso condomino, nel proprio condominio, non diventa automaticamente il proprio. Questo per una situazione: il cortile dello stabile è di tutti i condomini, quindi ogni abitante della struttura è tenuto a rivendicare un proprio spazio all’interno.
Come ci spiega il diritto condominiale, neanche l’usucapione ci garantisce di aver quel posto dopo vent’anni di continuo utilizzo nel tempo: con questo intendiamo che, in Italia, tutte le sere tornati dal lavoro posteggiamo nell’area del cortile sotto la nostra finestra di casa. Se per vent’anni abbiamo fatto questa tipologia di attività, nulla vieta a un altro condomine – magari uno nuovo arrivato nel palazzo – di chiedere la possibilità di posteggiare lì e magari sollevare una causa per l’utilizzo di quel posteggio.
All’interno delle dinamiche condominiali, spesso moderate dagli stessi amministratori con grande fatica, queste sono le problematiche più frequenti. Come gli stendini per i panni ad asciugare sulla terrazza condominiale soleggiata, spesso si prova a risolvere il problema con il buon senso: si cerca di far passare in assemblea di condominio una rotazione degli utilizzatori del parcheggio, che spesso ruotano mensilmente e provano ad armonizzare i disagi.
Dove il buon senso non riesce a risolvere, ci sono piste alternative al Tribunale e che sono ugualmente tutelate dalla legge. Se posteggiamo in usucapione da oltre vent’anni nello stesso punto, ovvero il posto auto condominiale sotto la finestra di casa, possiamo munirci di varie iniziative. La legge ci permette di creare un cancelletto, per delimitare la nostra area di sosta sotto l’appartamento. Se non vogliamo modificare eccessivamente l’estetica dello stesso parcheggio condominiale, possiamo installare delle transenne sollevabili: utilizzabili con un lucchetto, le solleviamo solamente quando stiamo fuori di casa per non far occupare il nostro posto auto.
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