Sono sempre di più gli autovelox piazzati ai lati delle strade per far rispettare i limiti di velocità. Tuttavia se il dispositivo che rileva l’infrazione non è omologato si può presentare ricorso: continua a leggere per scoprire come fare.
Mettersi alla guida garantendo un certo livello di sicurezza, sia per sé stessi che per gli altri viaggiatori, consiste anche nel rispettare a pieno i limiti di velocità sulle varie strade. Per cercare di fare in modo che gli automobilisti non schiaccino troppo il piede sull’acceleratore le autorità stanno intensificando i controlli e le sanzioni. Non è tutto, perché nel corso di questi ultimi anni è decisamente aumentato il numero degli autovelox disseminati sul territorio. Le colonnine che rilevano la velocità della vettura al suo passaggio fungono da deterrente e consentono di far rispettare il più possibile il Codice della Strada.
Tuttavia il 18 aprile 2024 è arrivata una sentenza della Corte di Cassazione che ha stabilito come siano illegittime tutte le multe per eccesso di velocità inflitte tramite autovelox non omologati. Nella sentenza si fa presente che finora gli autovelox in uso sul territorio sono semplicemente ‘approvati’ dal Ministero: manca però l’omologazione.
Le due procedure sono ben distinte: ciò significa che il cittadino può richiedere copia del verbale relativo all’accertamento sull’autovelox per verificare se il dispositivo è anche omologato. In caso contrario la persona colpita dalla sanzione può fare ricorso. L’omologazione è un passaggio successivo all’approvazione, indispensabile per confermare la conformità del dispositivo alle normative vigenti.
Come fare, quindi, per contestare la multa subita a causa di un autovelox non omologato? Prima di tutto è necessario rispettare i termini, vale a dire 30 giorni dalla notifica se si intende fare ricorso al Giudice di Pace e 60 giorni dalla notifica se invece si sceglie di ricorrere al Prefetto. Nel primo caso bisogna però provvedere al contributo unificato di 43 euro ed è inoltre necessario prendere parte alle udienze, magari assieme a un avvocato di fiducia.
Come accennato, prima di muoversi tramite ricorso si può effettuare una domanda di accesso agli atti amministrativi per visionare il verbale relativo all’autovelox: in questo modo si può capire se è omologato o meno.
L’amministrazione dovrà dare una risposta entro 30 giorni. Tuttavia, dato che questa istanza non sospende i termini del ricorso al Giudice di Pace, è bene muoversi comunque in questa direzione mentre si attende la risposta per non rischiare di veder decadere la possibilità di impugnazione.
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