Prelevare i soldi al bancomat è ormai diventata una pratica assolutamente comune. Tuttavia in pochi sanno cosa accade davvero dentro l’ATM quando è richiesta l’erogazione del denaro: scopriamolo insieme continuando a leggere.
Ormai la maggior parte delle persone preferisce i pagamenti digitali. D’altronde si tratta di una soluzione decisamente più comoda: basta passare la carta sul dispositivo POS e nel giro di pochi secondi la transazione è completata. In questo modo si può anche evitare di avere sempre contanti nel portafogli. Tuttavia c’è anche chi invece opta per la modalità classica e decide quindi di non affidarsi ai pagamenti digitali. Chiaramente per avere sempre in tasca il denaro necessario bisogna ricorrere spesso al prelievo al bancomat.
Fortunatamente si tratta di un’operazione davvero molto facile da eseguire, tanto è vero che anche le persone più anziane o comunque quelle che hanno meno ‘feeling’ con le modernità hanno ormai imparato a utilizzare il bancomat.
Il funzionamento è semplicissimo: basta inserire la propria carta nell’ATM, selezionare l’importo che si desidera prelevare, inserire il proprio PIN e concludere dando il via all’erogazione del denaro. Dopo aver ritirato la carta sarà quindi possibile prelevare anche i soldi. Un meccanismo a cui ormai tutti sono abituatissimi. Eppure ancora oggi c’è chi si chiede in che modo i soldi escono dal bancomat.
Quando si inserisce la carta nel bancomat cosa succede all’interno? In effetti è una domanda interessante: proviamo a soddisfare la curiosità degli utenti.
Il divulgatore scientifico Andrea Moccia, direttore del noto sito GeoPop, ha voluto spiegare tutto nel dettaglio in un video pubblicato sul canale Instagram del portale. L’ATM è di fatto un computer che ha accesso a una rete e permette agli utenti di fare tutte le operazioni classiche, senza interagire con il personale della banca.
Quando si inserisce la carta un lettore di carte legge le informazioni codificate nella banda magnetica (che si trova su ogni carta). Al suo interno ci sono infatti le informazioni che riguardano l’utente, ovvero il numero di conto, il PIN, il nome e il cognome. Inserendo il PIN è come se utilizzassimo una chiave per accedere al nostro conto.
In questa fase il computer installato nell’ATM va a crittografare le informazioni presenti nella carta, ovvero le impacchetta e le chiude in una sorta di cassaforte digitale. In questo modo tutte le informazioni collegate alla carta sono protette prima di essere inviate attraverso la rete. Le informazioni vengono quindi inviate tramite una rete sicura, ovvero la rete interbancaria, un’infrastruttura digitale che funge da intermediario: identifica la banca del cliente e inoltra la richiesta della transazione.
Se tutto è corretto e ci sono soldi sufficienti la banca invia un messaggio di autorizzazione alla rete interbancaria che a sua volta inoltra l’autorizzazione all’ATM. Il sistema di rulli e nastri trasportatori che si trova dentro il bancomat porta il denaro dalle cassette di sicurezza fino al distributore.
Le cassette possono contenere fino a 2.200 banconote: in ogni bancomat possono esserci fino a 4 cassette. Dato che di solito i tagli contenuti in queste cassette sono da 20 e 50 euro, un bancomat può arrivare a contenere fino a circa 308.000 euro.
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