Quando si è accusati di furto o tentato furto in un negozio, come successo in questi giorni a Fassino, c’è un solo modo per evitare il processo: il noto avvocato chiarisce la strada da seguire per evitare il penale, tutti i dettagli.
Oltre all’impegno quotidiano e alle battaglie in Parlamento e fuori, molto spesso finisce in prima pagina anche la vita dei principali personaggi politici. Non si tratta sempre di buone notizie: molto spesso è capitato di leggere sui giornali o ascoltare ai notiziari di vicende tutt’altro che edificanti con protagonisti proprio ministri, deputati, senatori, rappresentanti di partito e chi più ne ha più ne metta. Tutti coloro che hanno avuto modo di sfogliare un quotidiano o guardare un telegiornale negli ultimi tempi avranno saputo del ‘caso Fassino’.
Il deputato del Partito Democratico, Piero Fassino, risulta infatti indagato dalla procura di Civitavecchia per aver tentato di rubare un profumo Chance di Chanel al Duty Free 25 dell’aeroporto di Fiumicino. Il noto personaggio politico si è subito difeso affermando che si era solo messo momentaneamente il prodotto in tasca per avere le mani libere per rispondere al telefono.
Furto in un negozio: come fare per evitare il penale
Tuttavia pare che ci sia un video che smentisce questa sua ricostruzione. E non è tutto, perché stando a quanto riferito dai dipendenti in servizio all’aeroporto capitolino pare che già in passato Fassino sia stato protagonista di qualcosa di simile. Ma allora cosa rischia il deputato ‘Dem’? C’è una via di uscita per non incappare in conseguenze penali?
In realtà sì, come evidenzia anche l’avvocato Giuseppe Di Palo sul suo profilo Instagram. Il legale napoletano, diventato molto noto anche sulla piattaforma social (dove può contare su oltre 184.000 follower), precisa che Fassino – e più in generale chiunque è accusato di un tentato furto in un negozio – ha una strada per uscire fuori da questa brutta storia.
Specialmente grazie alla riforma Cartabia, come spiega l’avvocato partenopeo, le accuse di questo tipo sono facilmente ‘condonabili’. Fassino può ovviamente rigettare le accuse presentando la sua versione dei fatti prima davanti al pubblico ministero e poi davanti al giudice, ma il deputato PD (o chiunque è accusato di un tentato furto o di un furto in un negozio) può pagare la controparte prima che cominci il processo.
In caso di risarcimento congruo il giudice può estinguere il reato
Se il risarcimento viene ritenuto congruo il giudice dichiara comunque estinto il reato, anche se la persona che ha subito il furto vuole comunque continuare la battaglia legale.
Il codice penale consente di praticare questa strada per le vicende procedibili a querela e che può quindi ‘salvare’ chi è accusato di furto in un negozio (come appunto Fassino). Ovviamente rimarrebbe comunque un profondo danno di immagine per il deputato del Partito Democratico.