Può accadere a tutti di imbattersi in banconote che hanno riportato qualche strappo e sono state riparate con lo scotch. In questo articolo cerchiamo di fugare ogni dubbio sulla loro effettiva ‘regolarità’.
Negli ultimi anni ci stiamo abituando a utilizzare sempre più il pagamento digitale, ovvero quello effettuato tramite gli strumenti elettronici come le carte di credito o i wallet. Tuttavia sono ancora in tanti a scegliere di procedere ai pagamenti con le monete o le banconote classiche, probabilmente anche per avere un migliore controllo delle spese effettuate. Ecco perché ancora oggi circolano moltissime banconote e passano da un proprietario all’altro, di mano in mano. Ovviamente questo continuo movimento non fa altro che rovinare il denaro.
Quante volte ci sarà capitato di ricevere il resto e vederci consegnare una o più banconote davvero malmesse. Il consumo continuo e il passare del tempo, infatti, provocano un inevitabile deterioramento che può addirittura portare a qualche strappo. Probabilmente ognuno di noi si sarà imbattuto in banconote che presentavano riparazioni di questi strappi fatte con lo scotch.
Un rimedio fai da te, anche abbastanza rudimentale, ma certamente efficace per far tornare la banconota a una situazione di integrità. Tuttavia sono in tanti a chiedersi se la banconota strappata e riparata con lo scotch ha effettivamente valore e può essere ancora accettata.
In effetti le problematiche in questi casi non mancano. Lo scotch impiegato per rimettere a posto la banconota potrebbe infatti andare a coprire quelle caratteristiche di sicurezza indispensabili per verificare l’autenticità della valuta. E non è tutto, perché la presenza dello scotch potrebbe anche causare problemi al riconoscimento della banconota nei distributori automatici.
Eppure, almeno stando a quanto dichiarato nel 2003 dalla Banca Centrale Europea (BCE), lo scotch sulla banconota non va in alcun modo ad alterare la validità dei biglietti. Tuttavia non deve trattarsi di uno strappo troppo esagerato: se la ‘lesione’ supera i 10×40 mm ed è più spessa di 50 micrometri la banconota viene considerata non idonea.
Ma è possibile richiedere un rimborso in caso di banconota strappata? Tutto ciò che può fare un utente che si trova in questa situazione è rivolgersi alla Banca d’Italia. L’Istituto di credito provvederà ad analizzare alcuni requisiti ben precisi per capire se effettivamente il rimborso è possibile. In particolare bisognerà capire se non è danneggiato più del 50% della banconota e se si può pertanto determinare l’autenticazione della valuta.
Chiaramente è bene imparare tutte le modalità corrette per fare in modo che le banconote si rovinino il meno possibile. Meglio tenerle piatte dentro il portafogli, evitando di piegarle; inoltre vanno protette da acqua e umidità e non è il caso di scriverci sopra.
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