Il costo della vita è sempre più alto e le dichiarazioni dei redditi sono ormai delle vere e proprie mazzate. In tanti si chiedono se è possibile detrarre le bollette con il 730: in questo articolo proviamo a spiegare tutto nel dettaglio.
Come ogni anno arriva sempre il momento in cui siamo chiamati a fare la dichiarazione dei redditi. Un obbligo a cui non si può scappare e che spesso fa emergere una grossa somma di denaro da pagare come tassazione sui redditi. Anche per questo sono in tanti a domandarsi quante cose si possono effettivamente scaricare tramite il 730. Con l’inflazione di questi ultimi anni, causato soprattutto dal post-pandemia e dai conflitti internazionali, il costo della vita è aumentato molto e le famiglie italiane sono sempre più in difficoltà.
Ecco perché più di qualcuno si chiede se esiste un modo per detrarre le bollette dalla dichiarazione dei redditi. Purtroppo la risposta non piacerà ai nuclei familiari che speravano davvero di poter usufruire di questo vantaggio. Le famiglie, infatti, non possono scaricare le spese che riguardano il consumo di energia sulla dichiarazione dei redditi.
Bollette scaricabili dalla dichiarazione dei redditi: ecco chi può farlo
Diverso il discorso per i gestori d’impresa e le partite IVA. Per queste categorie, infatti, è possibile detrarre le bollette e rendere meno pesante la somma da pagare. Anche qui, però, c’è un aspetto da tenere bene a mente. L’agevolazione riguarda solo coloro che operano nel regime fiscale ordinario: per i forfettari, quindi, non è possibile detrarre le bollette dalla dichiarazione dei redditi.
Ma perché le famiglie sono escluse da questo beneficio? Tutto sta nell’aliquota IVA: per professionisti e aziende è infatti al 22%, mentre per i consumatori domestici al 10%. Ma anche professionisti e aziende devono rispettare dei requisiti ben precisi per poter detrarre le spese energetiche dalla dichiarazione dei redditi.
Non è infatti possibile usufruire della detrazione se le spese riguardano i consumi domestici. La possibilità di detrarre le spese, infatti, è garantita solo per le spese che riguardano le attività professionali e imprenditoriali. Rientrano in questa detrazione i consumi di elettricità, gas, telefono fisso, telefono mobile e rete WiFi.
Detrazione per chi lavora da casa: come funziona
E per quanto riguarda i professionisti che lavorano da casa? Lo smart working è ormai un concetto sempre più diffuso e sono tanti i lavoratori che operano da remoto. Per usufruire della detrazione sulle bollette è necessario stipulare contratti business, rispettando l’obbligo di un uso dell’energia unicamente per scopi professionali.
Per fare in modo che la detrazione vada davvero a buon fine è importante che la fatturazione risulti intestata al professionista o all’azienda, indicando correttamente la partita IVA. In questo modo si ha la garanzia che le spese in questione riguardano effettivamente le attività professionali e imprenditoriali.