Molto spesso si parla del consumo dei classici elettrodomestici che ci sono in casa, ma quelli che consumano di più sono gli apparecchi di piccole dimensioni. In questo articolo spieghiamo come fare per evitare sprechi e per smaltirli nella maniera giusta.
Ormai è davvero difficile immaginare una casa sprovvista di elettrodomestici. In qualsiasi abitazione troviamo lavatrici, lavastoviglie, forni e tutto ciò che serve per venire incontro alle esigenze di chi la abita. In più con l’avanzare della tecnologia stiamo imparando sempre più a sfruttare un concetto come la smart home, ovvero la casa intelligente, dove tutti questi elettrodomestici sono gestibili in maniera automatica e da remoto. Tuttavia, oltre agli apparecchi più comuni ci sono anche tanti altri piccoli elettrodomestici di cui comunque non si può fare a meno.
Pensiamo ad esempio agli asciugacapelli e ai rasoi elettrici, ma anche alle friggitrici, fino ad arrivare ai tostapane e alle macchinette da caffè elettriche. Negli ultimi anni anche questi prodotti hanno tratto beneficio dal progresso in campo tecnologico: oggi sul mercato si possono trovare modelli davvero all’avanguardia, dotati di un numero incredibile di funzionalità.
Questi elettrodomestici di dimensioni ridotte hanno però un problema serio. Rispetto ai loro ‘fratelli più grandi’, ovvero frigo, lavatrice e via dicendo, questi apparecchi hanno un consumo di energia davvero troppo elevato.
La classe di efficienza energetica che troviamo negli elettrodomestici ‘bianchi’ non è presente in questi altri apparecchi. In particolare non si riscontrano regole precise in termini di potenza e questo porta gli utenti ad acquistare prodotti fin troppo potenti di cui non ci sarebbe poi tutto questo bisogno.
Tanto per fare un esempio, non è raro disporre di un phon da 2.300 W o di un aspirapolvere da 2.200 W. Sono potenze davvero esagerate, simili addirittura a quelle di uno scooter. Non a caso quando si accende uno di questi apparecchi in contemporanea con l’uso della lavatrice o della lavastoviglie salta la corrente elettrica e ci si ritrova senza luce.
E non è tutto, perché oltre a consumare tantissimo e scatenare costi elevati in bolletta c’è anche tutto un discorso che riguarda l’impatto ambientale. Questi piccoli elettrodomestici, una volta terminato il loro ciclo di vita, vanno smaltiti nella maniera giusta, ovvero come rifiuti elettrici. Solo in questo modo si favorisce il recupero e il riciclo di molti componenti: la plastica, ad esempio, ma anche il rame, l’argento, l’oro e l’acciaio.
Infine va tenuto conto anche del fatto che questi piccoli apparecchi sono anche quelli che provocano più incidenti dentro casa. Molto spesso basta davvero un po’ di superficialità per causare un vero guaio: per evitarlo è doveroso rispettare tutte le norme di sicurezza.
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