Non è sempre scontato riuscire a essere razionali nelle scelte da compiere nell’arco di una vita: un aspetto può influenzare in negativo.
Nell’arco di una vita accadono davvero tanti eventi che possono segnarci, sia in positivo che in negativo. In più nel corso degli anni dobbiamo ovviamente adattarci ai tanti cambiamenti, alcuni di questi anche improvvisi. Il miglior modo per affrontare tutto ciò è cercare di mantenere sempre una certa razionalità, anche se in realtà non è affatto semplice. In tanti ritengono di riuscire a prendere decisioni ponderate e basate sul raziocinio, ma non è sempre vero. Quali sono gli ostacoli che possono impedircelo?
Scelte non razionali, da cosa dipendono: tutti i chiarimenti
Il problema principale è caratterizzato dai bias cognitivi, ovvero dalla valutazione distorta che tendiamo a fare in merito a fatti o avvenimenti. I bias cognitivi sono costrutti che si basano su percezioni errate e pregiudizi: per farla breve sono valutazioni sbagliate della realtà, che portano quindi ad assumere comportamenti imprevedibili e talvolta irrazionali.
A causa dei bias cognitivi, infatti, ci ritroviamo a fare acquisti su percezioni non corrette o magari arriviamo a considerare il valore del denaro in maniera inadeguata. Sono dei cortocircuiti veri e propri del nostro cervello, che li utilizza come strumento difensivo per farci prendere decisioni senza faticare troppo (ma poco razionali).
Come accennato, però, queste valutazioni distorte vanno a condizionare molto le nostre attività quotidiane e ci portano a una gestione dei nostri soldi in una modalità sbagliata. Ecco perché i bias cognitivi vanno riconosciuti il prima possibile per poterci lavorare sopra: in caso contrario il rischio è quello di andare a spendere più soldi di quanto necessario.
Ma quali sono le situazioni che spingono il nostro cervello a farci spendere di più? Quali sono i principali meccanismi inconsci che possono rivelarsi un serio pericolo per il nostro bilancio?
I bias cognitivi e tutto ciò che provocano: il rischio è alto
Tanto per fare qualche esempio, può capitare di dover fare un reso di uno smartphone. Quando l’operazione va a buon fine si ricevono indietro i soldi spesi inizialmente. Più di qualcuno tende però a considerare quei soldi come guadagnati, ovviamente in maniera del tutto errata.
Un altro esempio classico è quello dei soldi trovati per caso. Dieci, venti o cento euro raccolte da terra valgono meno delle stesse cifre in busta paga: per questo chi si lascia trascinare dai bias cognitivi è portato nel primo caso a spendere quei soldi molto più velocemente.
Anche con l’acquisto dei prodotti i bias cognitivi hanno un ruolo decisivo. Se vogliamo comprare un prodotto che ci piace faremo molto più caso alle recensioni positive, non dando peso a quelle negative.
Nel settore immobiliare, poi, si tende a valutare la propria casa sempre a un prezzo maggiore rispetto al suo valore reale. Tutte situazioni pericolose, che possono portare facilmente a un indebitamento.