Sono in arrivo multe salatissime per chi ha usato il ‘pezzotto’ o ha scaricato app illegali per seguire il calcio senza pagare nulla.
Il calcio è certamente lo sport più seguito in Italia. Ogni weekend i tantissimi tifosi dei vari club non si perdono nemmeno un minuto della loro squadra del cuore e spesso scelgono di seguire anche gli altri match (sia di Serie A che dei campionati esteri). Lo stesso accade per le gare infrasettimanali, ovvero per le sfide di Champions League ed Europa League, senza dimenticare la Conference League e la Coppa Italia.
Non a caso i numeri dimostrano che pur di vedere tutte le partite della propria squadra preferita in tanti scelgono di abbonarsi alle varie piattaforme di streaming. DAZN, ovvero il servizio che mette a disposizione tutta la Serie A (ma anche molto altro, tra cui tutta la Europa League e la Liga spagnola), può infatti contare su circa 2 milioni di utenti.
Tuttavia, come hanno fatto notare diversi analisti, sia gli utenti unici medi che le ore di navigazione su DAZN sono in calo rispetto all’anno precedente. Ma cosa sta facendo scattare questa discesa?
Da qualche tempo a questa parte gli abbonamenti dei tifosi italiani alle pay tv sono in diminuzione per i costi troppo elevati. In tanti, per ovviare al problema, decidono di affidarsi alla pirateria.
Oltre alle app e ai tanti siti web illegali che offrono la visione di partite senza spendere nemmeno un euro (in maniera del tutto illegale) c’è anche il cosiddetto ‘pezzotto’, ovvero un decoder pirata che consente di accedere ai canali di piattaforme come DAZN, Prime Video, Sky e via dicendo.
Per cercare di porre un argine al dilagare della pirateria è stata lanciata una vera e propria ‘guerra’ a questa pratica. Il commissario Agcom, Massimiliano Capitanio, ha spiegato che a breve arriveranno sanzioni da 150 a 5.000 euro a carico di coloro che negli ultimi tempi hanno visto partite di calcio servendosi di questi mezzi illegali.
Da poco più di un mese è infatti attiva Piracy Shield, una piattaforma gestita proprio da Agcom che individua tutti i responsabili che diffondono contenuti illeciti tramite web, in primis proprio le partite di calcio. Ma non è tutto, perché la novità di Piracy Shield sta proprio nel riuscire a individuare anche chi si è servito di app illegali (facilmente scaricabili anche da Google Play Store e App Store) e ‘pezzotto’ per gustarsi i match senza pagare nulla.
“Un passaggio necessario“, come ha sottolineato lo stesso Capitanio: molto presto, quindi, anche gli utilizzatori di questi sistemi illegali potrebbero ricevere multe salate.
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