Sono in arrivo brutte notizie per tutti gli abbonati a Prime Video: Amazon ha infatti deciso di introdurre la pubblicità.
Negli ultimi anni sempre più utenti hanno scelto di abbonarsi alle piattaforme di streaming. La più famosa è certamente Netflix, che mette a disposizione un catalogo infinito di contenuti: film, serie TV, documentari, speciali e tanto altro ancora. Tuttavia nelle scorse settimane è arrivata una notizia che ha fatto storcere il naso ai tanti abbonati al servizio. Netflix è infatti intenzionata ad aumentare i prezzi dei suoi piani di abbonamento nel 2024. Visti i nuovi rincari qualcuno stava già pensando di cambiare piattaforma e passare a Prime Video, ma dopo le ultime notizie probabilmente non sarà più così.
Prime Video, arriva la pubblicità: la eviti se paghi di più
A partire dal 9 aprile 2024, infatti, il servizio di streaming di Amazon sarà interessato da alcuni cambiamenti importanti. I film e le serie TV che si possono vedere sottoscrivendo l’abbonamento a Prime Video saranno caratterizzati da una quantità limitata di annunci pubblicitari.
La novità è stata comunicata dalla stessa Amazon tramite un’e-mail inviata a tutte le persone abbonate in Italia, Spagna e Francia. Nei mesi scorsi il colosso dell’e-commerce aveva provveduto a inviare la stessa comunicazione anche ai clienti di molti altri Paesi, tra cui Germania, Regno Unito e Stati Uniti.
Ma come fare se si vuole evitare la pubblicità durante la visione dei contenuti in streaming? Gli utenti hanno solo una possibilità per non essere ‘disturbati’ dagli annunci pubblicitari mentre guardano i film e le loro serie TV preferite.
L’alternativa consiste infatti nel pagare un supplemento di 1,99 euro in più al mese, che va quindi ad aggiungersi all’abbonamento Amazon Prime. Va tuttavia precisato che questo supplemento non elimina la pubblicità per i contenuti trasmessi in diretta.
Amazon, la pubblicità è necessaria: ecco perché
Ma perché Amazon ha deciso di introdurre la pubblicità nei contenuti di Prime Video? La società fondata da Jeff Bezos non fornisce chiarimenti ufficiali, anche se la motivazione appare fin troppo evidente.
Gli abbonamenti, seppure ormai molto numerosi, non riescono a coprire tutte le spese necessarie per la produzione di contenuti originali e di qualità. Per questo Amazon ha deciso di introdurre la pubblicità in Prime Video, oltretutto puntando su un’invasività molto limitata rispetto alla TV classica e anche ad altri concorrenti.
Il piano base con pubblicità sembra essere ormai diventato uno standard per la maggior parte delle principali piattaforme di streaming. Oltre a Netflix e Prime Video, infatti, anche Disney+ ha deciso di adottare questa soluzione al costo di 5,99 euro al mese. La speranza dei tanti abbonati a questi servizi è che nel prossimo futuro non arrivino ulteriori brutte sorprese.