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I danni ai cavi Internet sottomarini sono un rischio per l’interconnessione globale

Sono le dorsali di cavi in fibra ottica sottomarini che permettono al mondo di restare connesso sotto ogni punto di vista – economico, sociale, scientifico e quant’altro. Nel momento in cui questi cavi vengono danneggiati, per cause umane o naturali, iniziano i problemi. Servono delle soluzioni per evitare i blackout di internet. 

Mappa globale dei 599 cavi fibra ottica sottomarini mappati da TeleGeography (PianetaCellulare.it)

Nei giorni scorsi è giunta notizia di cavi in fibra ottica sottomarini danneggiati nelle acque del Mar Rosso. Chi sia stato o cosa sia stato non si sa di preciso. E’ quanto riporta la CNN riprendendo un rapporto della società di telecomunicazioni di Hong Kong HGC Global Communications. Alcuni media internazionali puntano il dito contro gli Houthi, il gruppo armato dello Yemen schieratosi dalla parte di Hamas nella guerra in corso contro Tel Aviv e che da settimane conduce attacchi a danno di navi mercantili proprio nel Mar Rosso con lo scopo di interrompere la catena di approvvigionamento lungo queste acque. Tuttavia, non ci sono prove che ci sia questo gruppo dietro al danno che avrebbe interrotto il traffico internet tra Asia, Europa e Medio Oriente. Lo stesso gruppo ha respinto le accuse, incolpando invece i militari del Regno Unito e degli Stati Uniti operativi nell’area.
Comunque sia, i fornitori delle reti di telecomunicazioni interessate dal danno avrebbero reindirizzato circa il 25% del loro traffico per ridurre al minimo i disagi ai propri clienti.

L’importanza dei cavi in fibra ottica sottomarini

Questa vicenda accende i riflettori sull’importanza che hanno i cavi in fibra ottica sottomarini che, di fatto, costituiscono la rete internet globale e permettono lo scambio di informazioni in tempo reale in tutto il mondo. I danni a questi cavi possono portare a dei veri e propri blackout di internet. E l’interruzione di servizi come TikTok o Facebook sarebbe solo un problema infinitamente minore rispetto ai problemi ben più gravi che si potrebbero innescare su scala globale per la sicurezza, l’economia e le comunicazioni in generale.

I motivi per cui i cavi in fibra ottica sottomarini possono danneggiarsi sono diversi. Se presenti ad una profondità relativamente bassa anche la semplice ancora lanciata da una nave potrebbe finire sopra ad un cavo. Nelle zone dove si trovano questi cavi solitamente si installano dei cartelli navali per segnalare di fare attenzione nel gettare le ancore delle imbarcazioni. E poi ci sarebbero gli eventi naturali, come danni provocati dagli animali che abitano il mare. Certamente i cavi sono costruiti in modo da poter durare nel tempo, ma non sono indistruttibili.

Esempio di cartello per navi con ‘attenzione cavo sottomarino’ – PianetaCellulare.it (credit: Ideal Stock PhotographyA / Shutterstock)

Esistono soluzioni alternative alla fibra ottica per l’interconnessione globale?

Tra le possibili soluzioni per evitare blackout delle telecomunicazioni ci sarebbe il satellite, ma le comunicazioni ‘senza fili’ possono essere soggette a numerosi problemi, tra cui interferenze e cali di segnale, così come ad attacchi hacker. Il concetto sarebbe lo stesso che spesso vale tra le mura domestiche: se possibile, collegare i dispositivi con un cavo LAN è preferibile alla connessione WiFi. A questo punto resterebbe l’ipotesi di stendere nuovi cavi in fibra ottica da attivare come soluzioni di backup nel momento in cui i principali subiscono un danno.

Negli ultimi anni grandi aziende dell’alta tecnologia hanno investito per posare dei propri cavi in fibra ottica sottomarini. Nel 2015, Microsoft ha investito per costruire insieme ad un consorzio di aziende di telecomunicazioni un cavo sottomarino transpacifico per collegare più punti in Cina, Corea del Sud, Taiwan e Giappone con la West Coast degli Stati Uniti. Nel 2016, poi, Facebook e Alphabet (Google) hanno avviato una collaborazione con la società di Hong Kong chiamata Pacific Light Data Communication Co. per posare un cavo di quasi 13.000 km tra Los Angeles e Hong Kong con una capacità di banda da 120 terabit al secondo.

Mappa Italia dei cavi fibra ottica sottomarini by TeleGeography (PianetaCellulare.it)

A proposito dei cavi in fibra ottica sottomarini, ricordiamo che sono in corso sperimentazioni per utilizzarli come sistema di monitoraggio degli eventi sismici connessi al vulcanismo. Dalle prime analisi, gli scienziati hanno confermato che la fibra ottica si potrebbe utilizzare come sensore sismico.

Redazione Pianetacellulare

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