Affitto in nero, perché è da evitare, quali rischi corrono proprietario e inquilino e quali sono le sanzioni
Affittare un immobile in nero è un reato che viene commesso frequentemente nel nostro paese e che è passibile di sanzioni molto pesanti per il fatto che si tratta di evasione fiscale. Una pratica molto diffusa che espone i soggetti che la compiono a sanzioni e multe esemplari.
Omettere la registrazione del contratto d’affitto comporta, secondo le normative vigenti, una sanzione pari al 120 al 240% dell’imposta originariamente dovuta. Chi commette questo reato, inoltre, si espone ad accertamenti fiscali fino ai cinque anni precedenti all’omessa regolarizzazione. Ecco perchè è sempre opportuno e doveroso scegliere la via legale e non sfidare la sorte.
Le sanzioni
Questo reato fiscale si commette quando locatore e locatario si accordano per non sottoscrivere il contratto come prevede la legge, al fine di eludere il pagamento delle imposte. Si decide di operare in questo modo anche per consentire all’affittuario di poter fruire di un canone meno costoso. In genere il canone viene pagato con soldi contanti perchè i sistemi tracciabili potrebbero essere facilmente individuati e sanzionati dal fisco.
Chi decide di non regolarizzare il contratto, spesso sottovaluta le pesanti sanzioni alle quali rischia di soggiacere nel caso di controlli e accertamenti. La disciplina sulla locazione in Italia è contenuta nella Legge 431/98, sottoposta a revisione nel 2005 proprio per reprimere la piaga degli affitti in nero.
Le sanzioni a cui si espone chi commette queste forme di evasione fiscale possono essere davvero pesanti. Chi omette la registrazione rischia una sanzione dal 120 al 240% dell’imposta di registro dovuta se il contratto d’affitto non viene registrato, La sanzione si riduce dal 60 al 120% dell’imposta non versata, se il reddito da locazione non è stato specificato nella dichiarazione dei redditi. La sanzione invece oscilla tra il 90 e il 180% quando viene dichiarato un importo inferiore a quello realmente percepito dal locatore a titolo di pigione mensile.
Non va dimenticato il fatto che il locatore che omette la registrazione, non può agire contro l’inquilino moroso. Anche l’inquilino senza contratto si espone ad alcuni rischi di natura legale anche perchè non potrà invocare le tutele previste dalla legge.
Il ravvedimento operoso
Sia il locatore che l’inquilino potranno in ogni caso regolarizzare un affitto in nero, con la registrazione di un regolare contratto d’affitto. La legge infatti prevede in questo caso il ravvedimento operoso. La registrazione tardiva comporta in ogni caso il pagamento di una sanzione pari al 6% in più di quanto dovuto dopo i primi 30 giorni. La sanzione progressiva sale fino al +20% se il contratto viene registrato dopo i due anni.