WhatsApp impone nuovo limite di inoltro dei messaggi di dubbia provenienza

Whatsapp adesso consente di inoltrare i messaggi di dubbia provenienza in una sola chat alla volta.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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In questo particolare momento di emergenza sanitaria, durante il quale miliardi di persone sono invitate a stare a casa e non possono vedere amici e parenti per evitare la diffusione del coronavirus Covid-19, WhatsApp è tra i sistemi preferiti dalle persone per restare in contatto con i propri cari, ma anche con medici e insegnanti. Purtroppo, Whatsapp è anche usato per diffondere disinformazione, come false notizie riportanti soluzioni capaci di evitare alle persone di essere contagiate dal Covid-19.

Dallo scorso anno, Whatsapp consente agli utenti di riconoscere a colpo d’occhio i messaggi che sono stati inoltrati più volte, segnalandoli come del potenziale spam. Nei messaggi di dubbia provenienza (come catene che invitano ad inoltrare un messaggio a X amici per evitare una catastrofe) viene mostrata una etichetta con doppia freccia. Da questa modifica, Whatsapp ha notato una diminuzione del numero dei messaggi inoltrati a livello globale del 25%.

Non tutti i messaggi inoltrati contengono però notizie false o contribuiscono alla disinformazione. Molti utenti inoltrano informazioni utili, video divertenti, meme o riflessioni. Di recente, WhatsApp è stata utilizzata anche per organizzare manifestazioni a sostegno degli operatori sanitari impegnati in prima linea nella lotta contro la diffusione del Covid-19. Tuttavia, l’azienda ha detto di avere riscontrato un aumento importante della quantità di messaggi inoltrati, ricevendo feedback negativi da molti utenti infastiditi dai messaggi contenenti potenziali fake news. Da qui la decisione di rallentare la propagazione di questi messaggi e mantenere WhatsApp un luogo dedicato alle conversazioni private. Come? Whatsapp ha deciso che adesso i messaggi di dubbia provenienza (e solo questi) possono essere inoltrati a una sola chat alla volta.

Whatsapp ha colto l’occasione per ricordare che tutti i messaggi e tutte le chiamate in WhatsApp sono protetti per impostazione predefinita dalla crittografia end-to-end, quindi solo i partecipanti ad una chiamata o in una chat possono accedervi, restando tutto privato (nemmeno Whatsapp può accedervi).

Whatsapp ha comunicato, inoltre, che sta collaborando direttamente con ONG ed enti governativi per contribuire a fornire informazioni affidabili alle persone. Questi enti e queste organizzazioni, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità e oltre 20 ministeri della salute nazionali, hanno inviato centinaia di migliaia di messaggi tramite WhatsApp agli utenti che hanno richiesto informazioni e consigli. E’ attivo il portale www.whatsapp.com/coronavirus dove è possibile ottenere maggiori informazioni su queste iniziative e per sapere come segnalare potenziali bufale, notizie false e informazioni non verificate alle organizzazioni di fact-checking.

"WhatsApp è stata concepita come uno strumento di messaggistica privata e nel corso degli anni abbiamo adottato diverse misure che hanno contribuito a proteggere la natura privata delle conversazioni dei nostri utenti" spiega l’azienda nel suo blogpost, ricordando di avere team impegnati nel garantire che i servizi della piattaforma continuino a funzionare in modo affidabile durante questa crisi mondiale senza precedenti.

Cosa cambia, quindi, per gli utenti? Da oggi, in Whatsapp i messaggi di dubbia provenienza possono essere inoltrati ad una sola chat alla volta.

Ricordiamo che, per aiutare a limitare i problemi relativi alla larghezza di banda delle reti mobili, in alcune aree geografiche la durata degli aggiornamenti allo stato di Whatsapp è stata temporaneamente ridotta da 30 a 15 secondi.

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