Cento milioni di canzoni si trovano all’interno del catalogo musicale di Apple Music, il servizio di streaming audio dell’azienda di Cupertino, lanciato nel 2015. Almeno è quanto ha annunciato Apple, dobbiamo fidarci: non c’è un counter pubblico dei brani disponibili nel servizio. Ad ogni modo, ventuno anni dopo l’invenzione di iTunes e il debutto dell’iPod originale, l’azienda è passata a rendere possibile portare in tasca da 1.000 a 100 milioni di brani, come ha notato Rachel Newman, Global Head of Editorial di Apple Music. Si tratta di una "crescita fenomenale sotto ogni punto di vista." ha detto Newman, "Più musica di quella che puoi ascoltare in una vita o in più vite. Più musica di qualsiasi altra piattaforma. Semplicemente la più grande raccolta di musica, in qualsiasi formato, mai vista."
Se Apple dichiara di avere un catalogo musicale che contiene 100 milioni di brani, per confronto, TIDAL, Amazon Music e Deezer dichiarano ciascuno di offrire oltre 90 milioni di brani, mentre Spotify non offre un conteggio aggiornato limitandosi a dire che offre "milioni di brani".
Apple promette che cento milioni di canzoni è un numero che "continuerà a crescere e a moltiplicarsi esponenzialmente" aggiungendo che è più di un semplice numero: "rappresenta il cambiamento nel business della produzione e distribuzione di musica negli ultimi due decenni", ha aggiunto Newman.
Nonostante Apple Music ‘tiri l’acqua al suo mulino’, in realtà sono i servizi di streaming di musica in generale ad aver rivoluzionato l’industria musicale, a partire da Spotify perchè Apple Music è arrivato molto più tardi. Negli anni ’60, ogni anno venivano pubblicati 5.000 nuovi album. Oggi, in qualsiasi parte del mondo, in 167 paesi e regioni, grazie ai servizi di streaming di musica, qualsiasi artista di qualsiasi descrizione può scrivere e registrare un brano e pubblicarlo a livello globale lo stesso giorno.
Stando ai dati diffusi dall’azienda di Cupertino, su Apple Music ogni giorno oltre 20.000 cantanti e autori di canzoni pubblicano nuovi brani sulla piattaforma di streaming. Per questo motivo, seconod Newman, "cento milioni di canzoni sono la prova di uno spazio più democratico, dove chiunque, anche un nuovo artista che fa musica dalla propria camera da letto, può lanciare il prossimo grande successo."
Con una così vasta libreria di canzoni, Apple ritiene che gli utenti abbiano bisogno di qualcuno che li guidi. Ed è così che per il futuro l’azienda intende continuare ad investire nella gestione ‘umana’ dei contenuti, non di affidarsi solo esclusivamente ad algoritmi per far scoprire ai propri utenti nuovi contenuti: "In Apple Music, la cura umana è sempre stata il fulcro di tutto ciò che facciamo, in modi che puoi vedere, come le nostre playlist editoriali, e in modi che non puoi vedere, come il tocco umano che guida i nostri algoritmi di raccomandazione. Ora più che mai, sappiamo che l’investimento nella cura umana sarà fondamentale per renderci i migliori nel collegare artisti e pubblico." ha spiegato Newman, aggiungendo: "Sono finiti i giorni di riproduzione casuale nella tua libreria: ora tocca a noi aiutarti a scoprire nuovi preferiti e riscoprire gemme dimenticate.".
Apple ha anche presentato la nuova serie "Apple Music Today" con cui presenterà ogni giorno un nuovo brano raccontandone la sua storia: "Sappiamo che è più importante che mai elevare le voci degli artisti e offrire loro l’opportunità di raccontare le proprie storie e contestualizzare la loro musica. Non è più sufficiente collegare solo artisti e fan, si tratta di rendere queste connessioni più profonde e significative." ha detto Newman.
Apple Music è disponibile su iPhone, iPad, Mac, Apple Watch, sull’Apple TV, su CarPlay, online su music.apple.com, sui dispositivi Windows e Android e Roku, altoparlanti Sonos, Amazon Echo, smart TV, e non solo. E’ possibile abbonarsi al servizio sottoscrivendo il piano Individuale a 9,99 euro/mese, Famiglia a 14,99 euro/mese, Studenti a 5,99 euro/mese o Voice a 4,99 euro/mese.