Apple amplia i programmi di riciclo globali

Nel 2018, Apple ha ricondizionato oltre 7,8 milioni di dispositivi Apple e ha contribuito ad evitare che più di 48.000 tonnellate di rifiuti elettronici finissero nelle discariche.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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Apple ha comunicato di aver ampliato i suoi programmi di riciclo arrivando a quadruplicare il numero di punti vendita a cui i clienti negli Stati Uniti hanno la possibilità di restituire il proprio iPhone affinché venga smontato da Daisy, il suo robot della catena di riciclo. Apple ha condiviso di avere ricevuto quasi un milione di dispositivi tramite i suoi programmi di riciclo e ogni robot Daisy è in grado di smontarne 1,2 milioni all’anno. Nel 2018, Apple ha ricondizionato oltre 7,8 milioni di dispositivi Apple e ha contribuito ad evitare che più di 48.000 tonnellate di rifiuti elettronici finissero nelle discariche.

Come parte di questo ampliamento, Daisy si occuperà di disassemblare e riciclare gli iPhone idonei restituiti ai punti vendita di Best Buy negli Stati Uniti e ai punti vendita KPN nei Paesi Bassi. Ai clienti viene anche data la possibilità di restituire i dispositivi idonei per il riciclo presso qualsiasi Apple Store o attraverso il programma Apple Trade In su apple.com.

Daisy, il robot della catena di riciclo creato da Apple

“Il riciclo responsabile deve diventare una componente importante della filiera dell’elettronica e Apple sta percorrendo una nuova strada che aiuterà il settore a fare passi avanti in questo senso” ha dichiarato Lisa Jackson, Vice President of Environment, Policy and Social Initiatives di Apple. “Ci impegniamo a progettare prodotti che i nostri clienti potranno usare per molto tempo. Quando è ora di riciclarli, speriamo che la comodità e i vantaggi dei nostri programmi incoraggino tutti a portarci i loro vecchi dispositivi.”

Daisy è in grado di disassemblare 15 modelli diversi di iPhone, ad una velocità di 200 dispositivi all’ora, recuperando più materiali importanti che vengono poi riciclati e immessi di nuovo nel processo produttivo. Ad esempio, Apple invia le batterie di iPhone recuperate da Daisy a monte della sua filiera dove vengono unite agli scarti provenienti da siti di produzione selezionati e, il cobalto recuperato da esse attraverso questo processo, verrà poi usato per realizzare batterie Apple nuove, creando così un ciclo chiuso.

Daisy puo’ smontare 200 iPhone in 1 ora

Apple utilizza solo stagno riciclato per realizzare un componente importante delle schede logiche principali di 11 prodotti diversi e, grazie all’uso di una nuova lega che ha ideato e composta al 100% di alluminio riciclato (in risposta al problema che il normale alluminio accumula impurità ogni volta che viene riciclato), i nuovi MacBook Air e Mac mini hanno un impatto ambientale quasi dimezzato rispetto ai modelli precedenti. A partire da quest’anno, l’alluminio recuperato attraverso il programma Apple Trade In viene fuso nuovamente per creare il guscio di MacBook Air.

Apple ha anche annunciato l’apertura di un Material Recovery Lab di quasi 840 metri quadrati a Austin, Texas, per lo studio di nuovi processi di riciclo. La nuova struttura lavorerà insieme agli ingeneri Apple e al mondo accademico per valutare e proporre soluzioni innovative basate sulla robotica e l’apprendimento automatico al fine di migliorare metodologie tradizionali quali il disassemblaggio mirato, lo smistamento e la triturazione provando ad affrontare le problematiche riscontrate oggi dall’industria in materia di riciclo.

Al Material Recovery Lab di Apple

Apple ha anche un Reliability Testing Lab in cui spinge all’estremo le condizioni d’uso reali per assicurarsi che i dispositivi possano resistere a tutte le insidie della vita quotidiana. Ad esempio, durante i test di robustezza, Apple Watch viene colpito ripetutamente da un pendolo a cui sono applicati dei pesi e altre prove misurano la resistenza dei dispositivi a temperature molto alte e molto basse. iPhone XS rispetta lo standard internazionale IP68 per la resistenza all’acqua e alla polvere, il che significa che se viene immerso ad una profondità massima di 2 metri è in grado di resistere fino a 30 minuti; tuttavia, Apple ha detto di essere andata oltre lo standard, testando la resistenza dei dispositivi anche a liquidi come caffè, succhi e bibite.

Rispetto al 2008, oggi i prodotti Apple sono il 70% più efficienti nei consumi. Per garantire che i dispositivi vengano utilizzati il più a lungo possibile, il numero di Apple Store e di Centri Assistenza Autorizzati è salito a oltre 5000 in tutto il mondo. Lo scorso autunno, Apple ha introdotto un nuovo metodo per ottimizzare le riparazioni del display di iPhone che consente a migliaia di altri negozi indipendenti di offrire questo servizio. Apple ha anche lanciato un programma di sostituzione e riciclo delle batterie di tutti i suoi prodotti.

I prodotti Apple diventano sempre più potenti ma nonostante questo il loro consumo energetico medio è sceso del 70% dal 2008. Grazie ad un innovativo design del sistema di alimentazione, iMac Pro consuma il 40% di energia in meno quando è spento o in stop. MacBook Air con display Retina ha consumi tre volte inferiori rispetto al primo modello. E un iPad Pro da 11" è il 69% più efficiente rispetto a quanto richiesto dalle specifiche ENERGY STAR.

E’ disponibile il Report ambientale 2019 di Apple contenente informazioni aggiuntive sulle soluzioni adottate dall’azienda per contrastare il cambiamento climatico, si trova all’indirizzo apple.com/it/environment.

22 Aprile 2019: Apple per la Giornata della Terra

Il 22 aprile, Apple celebrerà la Giornata della Terra con sessioni Today at Apple a tema ambientale presso tutti gli Apple Store, e pubblicherà storie originali e raccolte di app e giochi sull’App Store per aiutare tutti a rendere omaggio alla Terra e a prendere coscienza del proprio ruolo nell’ecosistema naturale. Inoltre, la sfida per la Giornata della Terra sprona gli utenti di Apple Watch a completare un allenamento all’aperto di almeno 30 minuti per guadagnare un premio speciale e degli adesivi a tema per Messaggi.

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