Infratel Italia ha messo online il nuovo strumento chiamato "Infratel Data Room" con il quale apre una finestra sul mondo dei suoi dati, per essere molto più facilmente accessibili a tutti. Si tratta di un nuovo sistema di reporting istantaneo al servizio degli utenti racconta le attività di infrastrutturazione che la società in-house del Mise sta conducendo direttamente o attraverso gli operatori aggiudicatari delle gare nei loro territori. Un nuovo modo per scoprire i piani di intervento per la digitalizzazione della propria regione, provincia o comune. Informazioni ufficiali che possono tornare utili per rispondere ad una semplice domanda che moltissimi italiani si fanno: "se e quando la fibrà, quella ‘vera’ FTTH, potrà arrivare da me?"
Utilizzare questo strumento è molto semplice: si accede all’indirizzo www.infratelitalia.it/infratel-data-room, si compila il form di richiesta dei dati per l’area di interesse e si attendono circa 30 secondi prima di poter scaricare una relazione in pdf aggiornata in tempo reale sugli interventi di infrastrutturazione e monitoraggio che Infratel Italia sta realizzando nella regione, nella provincia o nel comune inseriti nel form. La relazione è molto dettagliata, fornisce una visione aggregata, leggibile e aggiornata delle stesse informazioni che la Infratel Italia usa quotidianamente per prendere decisioni e pianificare interventi.
Le informazioni e gli stati di avanzamento relazionati riguardano le seguenti tematiche:
• MAPPATURA RETI: Stato di copertura reti fisse al 2021, Previsioni di copertura reti fisse al 2026, Stato di copertura reti mobili al 2021, Previsioni di copertura reti mobili al 2026
• DIVISIONE INFRASTRUTTURE E SERVIZI DIGITALI: Piano BUL Aree Bianche Intervento Diretto, Piano BUL Aree Bianche (Concessione), Piano Scuole Connesse, WIFI Italia, Piano Voucher (fase 1 – Famiglie, fase 2 – Imprese)
• DIVISIONE ITALIA DOMANI PNRR: Piano Scuole Connesse – fase II, Piano Sanità Connessa, Piano Italia a 1 Giga, Piano Italia 5G (Backhauling, Densificazione), Piano Isole Minori
Nella relazione, l’analisi dello stato di copertura delle reti fisse è rappresentata dalla velocità di connessione ottenibile dall’utente in corrispondenza del civico durante l’intero periodo di punta del traffico. Viene rappresentata in tre range di velocità di riferimento: almeno 30Mbit/s (velocità attesa in download ≥ 30Mbit/s), almeno 100Mbit/s (velocità attesa in download ≥ 100Mbit/s) e almeno 1Gigabit/s (velocità attesa in download ≥ 1 Gigabit/s). L’analisi dello stato di copertura delle reti mobili viene invece rappresentata in due range di velocità di riferimento: almeno 30Mbit/s e tra 2 e 30Mbit/s.
In questa fase di lancio, Infratel Data Room è disponibile in versione beta per sperimentarne l’usabilità e raccogliere le prime impressioni degli utenti.
Segue il dettaglio dei principali ‘piani’ di intervento per la digitalizzazione attivi in Italia, come presentati in una relazione creata dallo strumento Infratel Data Room in data 22.12.2022:
Il piano BUL Aree Bianche Intervento Diretto prevede la realizzazione dell’infrastruttura passiva (cavidotti e reti in fibra ottica) nelle aree bianche come evidenziate dalle mappature effettuate da Infratel Italia. La rete realizzata viene messa a disposizione degli Operatori di telecomunicazioni mediante la cessione di diritti d’uso sulle infrastrutture (modalità IRU) applicando principi e condizioni di equità e non discriminazione. Gli operatori hanno così la possibilità di completare la rete di servizio alla rispettiva utenza, integrandola con quella realizzata e messa a disposizione da Infratel Italia, e di provvedere all’installazione degli apparati per l’attivazione dei servizi di connettività rivolti ai cittadini ed alla Pubblica Amministrazione.
Nel Piano BUL Aree Bianche Concessione, il Concessionario ha in carico la progettazione, costruzione e gestione dell’infrastruttura passiva nelle aree bianche evidenziate dalle mappature effettuate da Infratel Italia. L’infrastruttura sarà messa a disposizione, in modalità wholesale e a prezzi definiti da AGCOM, degli operatori di TLC, che erogheranno i servizi finali a cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione. Il soggetto aggiudicatario delle tre procedure ad evidenza pubblica con cui è stato suddiviso il territorio nazionale è stato Open Fiber s.p.a.. La realizzazione della rete prevede una architettura di tipo Fiber To The Home (FTTH) per l’abilitazione della connettività ad almeno 100Mbit/s e oltre, e una architettura di tipo Fixed Wireless Access (FWA), ovvero fibra fino alla stazione radio base (SRB) e accesso radio, per l’abilitazione della connettività ad almeno 30Mbit/s.
L’obiettivo del Piano Scuole Connesse – fase I è quello di fornire a circa 35.000 edifici scolastici un accesso a Internet basato su connettività di 1 Gbit/s simmetrico per ogni scuola. L’intervento, previsto all’interno della Strategia Banda Ultra Larga, è stato approvato con decreto del Ministro dello sviluppo economico il 7 agosto 2020, a seguito della decisione del 5 maggio 2020 del Comitato per la Banda Ultra Larga (CoBul). Il Ministero dello Sviluppo Economico ha affidato l’attuazione del piano a Infratel Italia, che ha bandito nel 2020 la gara a livello nazionale per la fornitura di servizi di connettività internet a banda ultralarga, compresa la fornitura della rete di accesso e di servizi di gestione e manutenzione.
Il Piano Scuole Connesse – fase II finanziato del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), prevede interventi per connettere, con velocità simmetriche di almeno 1 Gbps, quasi 10 mila sedi scolastiche di tutto il territorio italiano, non incluse nell’intervento di fase I. Sono compresi la fornitura e posa in opera della rete di accesso e i servizi di gestione, l’assistenza tecnica e la manutenzione. I servizi di connettività saranno offerti alle scuole gratuitamente per un periodo di almeno sei anni dall’attivazione.
Il progetto Wi-Fi Italia si propone di federare reti Wi-Fi esistenti di comuni, pubbliche amministrazioni e grandi realtà private, che gestiscono spazi aperti al pubblico, e di realizzare nuove aree di accesso Wi-Fi gratuito mediante l’installazione di access point. Cittadini e turisti possono così connettersi gratuitamente, tramite l’App Wi-Fi Italia, a una rete Wi-Fi libera e diffusa su tutto il territorio nazionale, costruita mediante installazione di access point a cura di Infratel Italia e federazione di reti Wi-Fi già esistenti. L’offerta di servizi di connettività è stata estesa anche ad altri punti di interesse quali gli ospedali, grazie al progetto “Wi-Fi ospedali”, a seguito dell’emergenza sanitaria da COVID-19, e alle masserie dell’Alta Murgia grazie al progetto “Masserie 2.0”, alle scuole e ad altri progetti speciali.
Il piano Voucher è una misura di incentivazione della domanda coerente con la Strategia Italiana per la Banda Ultralarga, finanziato con i Fondi Sviluppo e Coesione (FSC), come previsto dalle delibere CIPE n. 65/2015, n. 6/2016 e n. 71/2017. L’intervento è stato approvato con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 7 agosto 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 243 del 1° ottobre 2020. Il Piano è stato avviato nel contesto dell’emergenza sanitaria da Covid-19, durante la quale è emerso come i collegamenti internet a banda ultralarga costituiscano il presupposto per l’esercizio di diritti essenziali, costituzionalmente garantiti, come i diritti allo studio e al lavoro. La prima fase di intervento, ora conclusa, ha riguardato le famiglie meno abbienti prive del tutto di servizi di connettività, ovvero con servizi di connettività inferiori a 30 Mbit/s. La seconda fase, in corso, è rivolta alle imprese e alle persone fisiche titolari di partita IVA presenti su tutto il territorio nazionale, per servizi di connettività a banda ultralarga da 30 Mbit/s ad 1 Gbit/s (e superiori).
Il Piano Sanità Connessa, finanziato dal PNRR, interesserà oltre 12 mila strutture del servizio sanitario pubblico distribuite su tutto il territorio nazionale. Il bando mira a garantire la connettività con velocità di almeno 1 Gbit/s e fino a 10 Gbit/s per le strutture sanitarie, dagli ambulatori agli ospedali. Sono compresi la fornitura e la posa in opera della rete di accesso e i servizi di gestione, l’assistenza tecnica e la manutenzione. I servizi saranno erogati per almeno cinque anni e comprenderanno servizi di Virtual Private Network (VPN) e di accesso Internet con banda minima garantita oltre che assistenza tecnica continua.
Il Piano Italia a 1 Giga, finanziato dal PNRR, mira a fornire connettività ad almeno 1 Gbit/s in download e 200 Mbit/s in upload alle unità immobiliari in corrispondenza dei civici che, a seguito delle attività di mappatura – eseguite da Infratel Italia nel corso del 2021 – sono risultati non coperti da una rete in grado di fornire velocità di connessione in download pari o superiori a 300 Mbit/s. L’intervento è basato su un modello “a incentivo”, vale a dire che il contributo pubblico coprirà fino al 70% delle spese sostenute mentre una quota non inferiore al 30% rimarrà a carico del beneficiario. Il vincitore della gara dovrà garantire a tutti gli operatori di mercato l’accesso all’ingrosso – cosiddetto wholesale – alle infrastrutture finanziate, sulla base di quanto stabilito dalle linee guida dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) e dal bando di gara.
Con il Piano Italia 5G, finanziato dal PNRR, si intende incentivare la realizzazione, entro il 2026, di infrastrutture per lo sviluppo delle reti mobili nelle zone del Paese prive di investimenti da parte del mercato. Il piano si compone nei due interventi “Backauling” e "Densificazione”. Il primo finalizzato a rilegare in fibra ottica più di 10.000 siti radiomobili esistenti, il secondo per la realizzazione di nuovi siti radiomobili in più di 1300 aree del Paese corrispondenti a circa 15.000 pixel (porzioni di territorio di 100m x 100m) al fine di garantire la velocità ad almeno 150 Mbit/s in downlink e 30 Mbit/s in uplink, in aree in cui non è presente, né lo sarà nei prossimi cinque anni, alcuna rete idonea a fornire connettività a 30 Mbit/s in condizioni di punta del traffico. L’intervento è basato su un modello “a incentivo”, vale a dire che il contributo pubblico coprirà fino al 90% del costo complessivo delle opere.