Gli altoparlanti e display intelligenti spesso si trovano sul banco di lavoro della cucina o sul tavolo del soggiorno oppure ancora sul comodino in camera da letto e sono utilizzati da più di un membro della famiglia. Google e Amazon si sono quindi impegnate per offrire esperienze personalizzate su base ‘persona’ attraverso i rispettivi assistenti vocali Assistant e Alexa su smart speaker e smart display. Quando si configura Google Assistant è possibile scegliere di abilitare Voice Match e insegnare ad Assistant a riconoscere la propria voce in modo da poter ricevere risultati personalizzati, come promemoria del calendario e playlist musicali preferite, anche se si condivide un dispositivo con altre persone della propria famiglia. E lo stesso viene permesso con Alexa, in quanto tramite l’app Alexa è ciascun membro della famiglia può far configurare un proprio profilo vocale per ricevere aiuto e risposte da Alexa in maniera personalizzata. Il funzionamento è semplice: quando si chiede qualcosa all’Assistente o ad Alexa, l’assistente analizza la voce per trovare corrispondenza con uno dei profili registrati dai membri della famiglia, quindi adatta l’esperienza al profili riconosciuto, se riconosciuto, o a quella del profilo principale se non trova una corrispondenza. Google ha ora annunciato una novità per gli utenti del suo Assistente, tramite un post di Natasha Jensen, Product Manager di Google Assistant, pubblicato nel blog di Google.
Adesso, quando si imposta Voice Match, Google Assistant chiede di pronunciare frasi complete anziché solo la hotword "Ehi Google".
Ad esempio, durante la configurazione di Voice Match, l’Assistente può chiedere di dire "Ehi Google, riproduci la mia playlist Allenamento" in modo da poter identificare meglio chi è coinvolto con una precisione maggiore. Con Voice Match, è possibile collegare fino a sei persone ad un singolo dispositivo alimentato da Google Assistant, in modo che ciascun utilizzatore possa ottenere risultati personalizzati quando usa lo smart display o lo smart speaker.
Il nuovo sistema di configurazione di Voice Match con Google Assistant
La sensibilità dell’Assistente Google diventa personalizzabile su altoparlanti intelligenti e degli smart display
Diversi fattori, come quanto rumore c’è in un ambiente, possono influire sulla reattività dell’Assistente alla parola di richiamo come "Ehi Google" o provocarne l’attivazione per sbaglio quando sente qualcosa di simile alla hotword. Per personalizzare meglio l’Assistente Google in base al proprio ambiente e alla reattività desiderata, Google sta implementando una nuova funzione che consentirà agli utenti di regolare la sensibilità degli altoparlanti intelligenti e degli smart display. Sarà quindi possibile rendere Google Assistant più sensibile se si desidera che risponda più spesso o meno sensibile per ridurre le attivazioni involontarie.
Nelle prossime settimane gli utilizzatori di Google Assistant (coloro che possiedono dispositivi Google Nest ma anche quelli di altri marchi con l’Assistente integrato) inizieranno a vedere l’opzione per regolare la sensibilità dell’Assistente Google nelle impostazioni dell’Assistente tramite l’app ‘Google Home’. Queste impostazioni potranno essere modificate in qualsiasi momento e sarà possible scegliere un livello di sensibilità per ciascun dispositivo collegato se, ad esempio, si ha un Google Nest Hub in una zona affollata come la cucina mentre si ha un Google Nest Mini sul comodino della camera da letto. Inizialmente, questa funzione viene supportata in inglese ma prossimamente anche in altre lingue.