Apple, in seguito alla chiusura dei suoi negozi di vendita al dettaglio e della chiusura delle fabbriche da dove arrivano i componenti per la produzione di iPhone e altri suoi prodotti, a causa della diffusione dell’influenza da coronavirus, ha rivisto la propria previsione sulle vendite comunicata alla fine dello scorso mese di gennaio.
"Mentre la risposta della sanità pubblica a COVID-19 continua, i nostri pensieri rimangono con le comunità e gli individui più profondamente colpiti dalla malattia e con coloro che lavorano 24 ore su 24 per contenere la sua diffusione e curare i malati" ha comunicato Apple, che sta più che raddoppiando la sua donazione precedentemente annunciata per sostenere questo storico sforzo di emergenza globale.
La guidance trimestrale di Apple emessa il 28 gennaio 2020 era basata sulle informazioni disponibili in quel momento, nonché le migliori stime della società sul ritmo di rientro al lavoro dopo la fine della prolungata vacanza del Capodanno cinese del 10 febbraio.
Per il suo secondo trimestre fiscale 2020, equivalente al primo trimestre del 2020, ricordiamo che Apple aveva previsto entrate comprese tra 63,0 miliardi di dollari e 67,0 miliardi di dollari; un margine lordo compreso tra il 38,0 percento e il 39,0 percento; spese operative comprese tra 9,6 miliardi di dollari e 9,7 miliardi di dollari.
I lavori stanno iniziando a riprendere in Cina ma si sta vivendo un ritorno alla normalità più lento rispetto a quanto aveva previsto Apple. Di conseguenza, Apple ha ora comunicato che non prevede di soddisfare la guidance fornita per il trimestre di marzo, a causa di due fattori principali.
Il primo fattore è che le forniture a livello mondiale di iPhone saranno temporaneamente limitate.
Mentre le fabbriche dei partner di Apple che si occupano della produzione di iPhone si trovano fuori dalla provincia di Hubei – e mentre tutte queste strutture sono state riaperte – stanno riprendendo più lentamente di quanto Apple si aspettasse. La salute e il benessere di ogni persona che aiuta a rendere possibili questi prodotti è la "priorità fondamentale" per Apple, che sta lavorando a stretto contatto con i propri fornitori ed esperti di sanità pubblica mentre la ripresa verso la normalità prosegue. Questa carenza di forniture per la produzione di iPhone influenzerà temporaneamente le entrate di Apple a livello globale.
Il secondo fattore è che la domanda per i prodotti Apple in Cina si è notevolmente ridotta.
Tutti i negozi di Apple in Cina e molti dei negozi partner dell’azienda di Cupertino sono stati chiusi. Inoltre, i negozi aperti stanno per il momento restando aperti a orari ridotti e qui il traffico dei clienti è molto basso, ha detto la società di Cupertino. Apple sta riaprendo gradualmente i propri negozi di vendita al dettaglio e continuerà a farlo nel modo più costante e sicuro possibile. Gli uffici aziendali e i contact center di Apple in Cina sono aperti e i negozi online sono rimasti sempre aperti.
Al di fuori della Cina, la domanda in tutte le categorie di prodotti e servizi Apple è stata fino ad oggi buona e in linea con le aspettative di Apple. La situazione si sta evolvendo e Apple prevede di fornire maggiori informazioni durante la prossima call sugli utili ad aprile.
"Apple è fondamentalmente forte e questo rallentamento della nostra attività è solo temporaneo" si legge nella nota stampa del colosso di Cupertino. "Le nostre prime priorità – ora e sempre – sono la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti, dei partner della catena di fornitura, dei clienti e delle comunità in cui operiamo. La nostra profonda gratitudine è con coloro che sono in prima linea nell’affrontare questa emergenza sanitaria pubblica".