Google dedica il suo doodle di Mercoledi 18 luglio 2018 al 104esimo anniversario della nascita di Gino Bartali, che è stato un ciclista su strada e dirigente sportivo italiano. Professionista dal 1934 al 1954, ha vinto tre Giri d’Italia e due Tour de France, oltre a diverse altre corse tra gli anni ’30 e ’50 tra cui quattro Milano-Sanremo e tre Giri di Lombardia. Grazie alle sue vittorie è inserito nella classifica della Cycling Hall of Fame ed è il secondo degli italiani dopo il rivale Fausto Copp.
"Per la maggior parte dei ciclisti, vincere una gara importante come il Tour de France o il Giro d’Italia rappresenterebbe il coronamento di una carriera sportiva. Per il campione ciclista su strada Gino Bartali, vincere entrambe le gare – tre volte e due, rispettivamente – era solo una parte della sua eredità sia da atleta che da operatore umanitario." si legge nella descrizione del doodle di Google.
Nato a Firenze il 18 luglio del 1914, Bartali ha "usato la sua celebrità e le sue abilità come ciclista per aiutare le persone sotto minaccia di deportazione o peggio" prosegue Google. Non è un caso se Bartali nel 2013 è stato dichiarato ‘Giusto tra le nazioni’ [termine utilizzato per indicare i non-ebrei che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita e senza interesse personale per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista della Shoah] per la sua attività a favore degli Ebrei durante la Seconda guerra mondiale.
Avendo iniziato a praticare il ciclismo agonistico all’età di 13 anni, Bartali ha vinto oltre 180 gare, diventando un eroe locale negli anni ’30 e ’40. Di conseguenza fu in grado di cavalcare attraverso la campagna toscana e umbra indisturbato dai funzionari di guerra. Data questa copertura, ha nascosto documenti nel manubrio della sua bici, a volte consegnando fotografie di ebrei che avevano bisogno di carte d’identità falsificate per salvare le loro vite. Ha continuato questo lavoro anche dopo essere stato interrogato e minacciato dagli agenti del governo di Mussolini.
Fino al 2003 hanno iniziato ad emergere storie sull’eroismo silenzioso di Bartali durante la guerra, che ha incluso anche il nascondere una famiglia ebrea nella sua cantina. Rischiando la propria libertà e sicurezza per proteggere gli altri, "Bartali ha trasformato il suo sport in una corsa per salvare vite" ha aggiunto Google.
Oltre che in Italia, il doodle dedicato a Gino Bartali il 18 luglio 2018 viene mostrato anche in Australia e Nuova Zelanda. Il doodle consiste in una immagine animata in cui viene rappresentato Gino Bartali in sella su una bici che è posizionata in modo tale da far formare alle due ruote le due ‘oo’ della parola ‘Google’, questa colorata dei colori della bandiera italiana (la ‘g’ è verde, le due ‘oo’ sono bianche e le lettere ‘gle’ sono di colore rosso). L’immagine si anima mostrando dei documenti persenti all’interno del manubrio della bicicletta, un riferimento all’eroismo sopra citato di Bartali che nascondeva nel manubrio della sua bici documenti di ebrei che avevano bisogno di carte d’identità falsificate per salvare le loro vite durante la guerra.
Google Doodle del 18 luglio 2018 al 104esimo anniversario della nascita di Gino Bartali