Non sono solo i nuovi smartphone P10 e P10 Plus di Huawei ad essere costruiti con due tipi di memorie flash, ma anche i nuovi Samsung Galaxy S8 e Galaxy S8+. Perchè? Ci sono differenze? Andiamo a scoprirlo.
Per quanto riguarda i Galaxy S8 di Samsung, alcuni risultano avere una memoria UFS 2.0 e altri UFS 2.1. Quest’ultimo tipo di memoria offre rispetto alla generazione precedente miglioramenti importanti sulla sicurezza dei dati grazie alla possibilità di crittografare gli stessi durante il trasferimento tra il Soc e lo storage, oltre a più velocità in lettura e scrittura e minori tempi di accesso ai file. Come riconoscere la memoria montata nel proprio S8? Per fortuna, sono solo alcune unità di S8 con processore Qualcomm ad avere memoria UFS 2.0, per cui se si acquista un telefono con garanzia Italia di Samsung si dovrebbe acquistare in sicurezza il modello con chip Exynos e con memoria 64GB UFS 2.1. Bisogna fare attenzione ad acquistare Galaxy S8 importati e con garanzia non italiana, perchè in questo caso si potrebbe comprare un telefono con memoria UFS 2.0.
Samsung in via ufficiale non ha confermato di usare diversi tipi di memorie nei suoi Galaxy S8, ma sul sito del produttore nella pagina dei nuovi Galaxy S8 nella sezione dedicata alle caratteristiche non viene piu’ specificato da alcuni giorni "Memoria 64GB UFS 2.1" ma più genericamente "Memoria 64GB".
Le differenze tra UFS 2.0 e UFS 2.1 usate da Samsung sono comunque ‘piccole’ rispetto alle differenze tra le memorie eMMC 5.1 e UFS 2.1 usate da Huawei nel P10.
In precedenza, Huawei è intervenuta per fare chiarezza sulle polemiche circa la scelta di spedire smartphone P10 e P10 Plus con diversi tipi di memoria flash. Infatti, i nuovi smartphone P10 e P10 Plus di Huawei sono costruiti con due tipi di memorie flash – alcuni telefoni hanno standard eMMC 5.1, altri il migliore UFS 2.1 – a causa della scarsa disponibilità di memorie flash dalle catene di fornitura, ha dichiarato Yu Chengdong, CEO di Huawei Consumer Business Group, nel suo profilo Weibo ufficiale, come riportato dal sito di notizie Sina (via ZDnet ed Engadget). E’ cosi’ intervenuto un dirigente di Huawei sulla questione che tanto sta facendo discutere tra i consumatori, specie quelli che si trovano ad acquistare i modelli con memoria eMMC 5.1, che risulta offrire performance inferiori rispetto alla memoria UFS 2.1. La società ha tuttavia cercato di ottimizzare la progettazione di software e hardware di P10 e P10 Plus al fine di garantire performance ottimali anche se un portatile è dotato di memoria eMMC, ha detto Yu nella dichiarazione.
E’ vero che la velocità di memoria non è la prima cosa che il consumatore guarda nella scheda tecnica di uno smartphone quando si appresta a comprare un nuovo telefono, ma ci sono anche persone che non sono contente se lo smartphone nuovo che comprano non monta la memoria di ultima generazione (hanno anche ragione se acquistano un telefono da 700 euro).
Test benchmark condotti dai consumatori cinesi hanno mostrato che le velocità di lettura e di scrittura di diversi modelli P10 differiscono non di poco – in alcuni casi anche in maniera importante – motivo per cui sono iniziati a circolari dubbi circa il fatto che l’azienda abbia scelto di dotare i nuovi modelli di smartphone con diversi tipi di storage – eMMC 5.1, UFS 2.0 e UFS 2.1. Stando ai risultati dei test, la velocità per la memoria UFS 2.1 potrebbe raggiungere una velocità di 700 Mbps, mentre per lo storage UFS 2.0 e eMMC 5.1 generalmente le velocità variano tra 500 Mbps e 300 Mbps.
E i dubbi si sono rivelati veri: Huawei spedisce P10 e P10 Plus con diverse memorie flash, ma perchè?
Huawei aveva risposto ai dubbi iniziali spiegando in una dichiarazione ufficiale che non aveva scelto di adottare un solo tipo di memoria flash nei suoi nuovi smartphone P10 e P10 Plus.: "Per soddisfare la domanda globale di milioni di unità, Huawei ha impiegato la prassi standard industriale di soluzioni di approvvigionamento da più fornitori affidabili per garantire un equilibrio tra esperienza utente, qualità e offerta sostenibile. L’affidamento su un’unica offerta di componenti può portare a una carenza, ovvero ritardi per i consumatori che desiderano acquistare i nostri nuovi prodotti. Nel caso della memoria flash, in questo caso Huawei ha scelto più fornitori".
Secondo Yu, le discussioni recenti circa la scelta di integrare nella lineup P10 diversi tipi di memoria flash sono una conseguenza della "gelosia di alcuni concorrenti che hanno tentato di screditare Huawei e di indurre in errore i consumatori".
E’ vero che i produttori, soprattutto al lancio di un nuovo prodotto su scala globale, per riuscire a soddisfare la domanda iniziale commissionano componenti da piu’ fornitori, ciascuno dei quali potrebbe usare standard diversi per stessi tipi di componenti, che in questo caso per Huawei sono la memoria flash. E’ quindi opportuno tuttavia ricordare come da diversi anni Samsung segue la stessa strategia, integrando nei suoi dispositivi top di gamma diversi tipi di processori a seconda del mercato di destinazione del prodotto – Qualcomm o Exynos – e solo con i nuovi S8 sono nate polemiche in quanto risulta che alcuni modelli con chip Qualcomm hanno batterie UFS 2.0 mentre i modelli con chip Exynos hanno batterie UFS 2.1.
Ricordiamo che Huawei ha annunciato i suoi nuovi P10 e P10 Plus il 26 febbraio scorso al Mobile World Congress di Barcellona, e che il P10 è disponibile in Italia a partire dal 30 marzo nei colori Prestige Gold, Graphite Black, Mystic Silver ad un prezzo di 679,90 euro, mentre Huawei P10 Plus è disponibile dal 15 Aprile nei colori Graphite Black e Mystic Silver ad un prezzo di 829,90 euro. E’ inoltre disponibile anche il P10 lite nei colori Midnight Black, Pearl White, Platinum Gold al prezzo di 349 Euro. I nuovi Samsung Galaxy S8 e Galaxy S8+ sono disponibili in Italia dal 20 aprile, nei colori Midnight Black, Orchid Gray e Arctic Silver, con prezzi da 829 euro.