In una recente conferenza stampa, Huawei ha comunicato che fino ad ora è riuscita a vendere oltre cinque milioni di unità del suo phablet di punta Mate 9, cifra piu’ alta del 36% rispetto alle vendite del modello predecessore nello stesso periodo di quattro mesi dall’inizio della disponibilità. Questo dimostra sia una maggiore fiducia nei dispositivi della società cinese, sia un crescente interesse per i telefoni con un fattore di forma molto grande.
Nel frattempo, Huawei potrebbe essere il primo produttore di smartphone non-Google a rendere disponibile per i propri telefoni l’aggiornamento ad Android O, la prossima versione di Android che succederà ad Android Nougat e al momento disponibile solo in versione Preview per gli sviluppatori da un mese circa.
Come segnalato da XDA Developers, infatti, Huawei ha scelto il suo smartphone Mate 9 come banco di prova per testare la prossima versione di Android, con il produttore cinese che ha già rilasciato una interna build di Android O per il suo phablet di punta, ed è al lavoro sulle ottimizzazioni della sua interfaccia utente EMUI.
Un paio di settimane fa, Google ha pubblicato un primo video dedicato alla nuova versione di Android in arrivo, che è rivolto principalmente agli sviluppatori, ma potrebbe comunque tornare interessante per tutti. Presentato da Nasir Khan di Google, il video riassume quelle che sono le caratteristiche chiave di Android O, come ad esempio i nuovi canali di notifica, i nuovi limiti per le applicazioni in background, le API di riempimento automatico dei campi, la modalità Picture-in-picture e altro ancora.
Nello screenshot che qui sotto potete vedere, nel quale viene mostrano un Mate 9 di Huawei che esegue la build di Android O in questione, vediamo in azione la nuova modalità Picture-in-Picture (PiP) che serve per rimpicciolire un video in riproduzione da spostare sullo schermo lasciandolo in primo piano mentre si puo’ fare dell’altro nella restante porzione del display, proprio come gia’ possibile all’interno dell’app Youtube. Produttori come Samsung hanno reso disponibile il supporto per le finestre PiP sui propri device tramite personalizzazioni proprietarie, ma la funzionalità a partire da Android O viene integrata nativamente nella piattaforma mobile di Google.
E’ presumibile che Huawei renderà disponibile Android O prima sul Mate 9 rispetto che su altri suoi smartphone dopo che Google avrà rilasciato la versione finale, presumibilmente dopo l’estate.
Tutte le novità di Android O qui.
Per chi non ricorda lo smartphone, ricordiamo che il Mate 9 di Huawei monta un display IPS da 5,9 pollici di risoluzione FullHD (1920 x 1080 pixel) e viene alimentato dal chipset HiSilikon Kirin 960 con processore Octa Core con clock a 2,4 Ghz affiancato da GPU Mali G71 MP8 e 4 GB di RAM mentre la memoria interna ammonta a 64 GB ed espandibile tramite scheda Micro SD per altri 256GB. Mate 9 ha una batteria da 4000 mAh, una fotocamera anteriore da 8 megapixel in grado di registrare video in Full HD e un sensore posteriore doppio, tra cui uno da 12 megapixel con stabilizzatore ottico e il secondo da 20 megapixel cone lenti LEICA. Il Mate 9 ha supporto per LTE di categoria 12, Wi-Fi a 2,4 e 5 Ghz, NFC, GPS, Bluetooth 4.2 e porta ad infrarossi.
Huawei testa Android O sul Mate 9