L’amministratore delegato di Facebook Mark Zuckerberg ha annunciato cio’ che si puo’ definire un ulteriore passo in avanti nel progetto della sua società di portare l’accesso a Internet in ogni angolo del pianeta: è nata OpenCellular, una piattaforma wi-fi e aperta che porterà la connettività alle comunità rurali che non hanno accesso ad internet, o comunque dove è molto limitato.
Il social network fornirà gli strumenti base per la realizzazione di un punto di accesso alla rete, un kit completo di software open-source che permette ai potenziali partner di personalizzare e ottimizzare il servizio per le esigenze di una comunità specifica.
Zuckerberg ha spiegato in conferenza stampa che il sistema OpenCellular è grande come una scatola di scarpe e richiede solo una persona per completare l’installazione e può essere appeso anche solo in cima di un albero per servire fino a 1.500 persone nel raggio di 10 chilometri.
OpenCellular segna l’ennesimo tentativo di Facebook di spingere il suo obiettivo di portare l’accesso ad internet in tutto il mondo, con lo scopo di collegare le 4 miliardi di persone che ancora non hanno accesso a internet e il 10 per cento della popolazione che non hanno una connettività mobile.
Invece che essere Facebook a gestire le reti internet, OpenCellular prevede che saranno i partner interessati a fornire accesso ad internet a comunità locali attraverso il kit messo a disposizione dal social network. Il servizio è rivolto ad operatori di telecomunicazioni agli imprenditori, o comunque chi interessato a costruire e gestire reti wireless in luoghi remoti. Facebook fornirà le istruzioni e i materiali per la realizzazione di un sistema d’accesso ad internet che sia resistente alle intemperie e in grado di resistere a forti venti e sbalzi di temperatura troppo elevati, oltre che essere facile da gestire.
OpenCellular è progettato per funzionare in ambienti rurali dove ci sono condizioni difficili per lo sviluppo di infrastrutture di rete che una tipica città invece ha. Dopo aver completato l’installazione, i tecnici potranno monitorare e gestire il dispositivo da remoto e, per garantire una minore necessità di manutenzione fisica, il sistema può riconfigurarsi in automatico in caso di problemi.
Il sistema è in grado di autoalimentarsi tramite energia solare, oppure l’alimentazione puo’ avvenire tramite batterie esterne o interne, attraverso un cavo ethernet, o tramite corrente continua, quindi il sistema puo’ davvero essere installato ovunque.
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"Nel nostro viaggio di collegare il mondo, abbiamo annunciato OpenCellular – una piattaforma di accesso wireless open source per portare la connettività in aree remote del mondo" ha scritto Mark Zuckerberg nella sua pagina Facebook, spiegando che "più di 4 miliardi di persone non hanno ancora accesso base a internet, e una delle più grandi sfide è capire come raggiungere le aree remote non coperte da infrastrutture. Abbiamo progettato OpenCellular come un sistema aperto in modo che chiunque – dagli operatori di telecomunicazioni agli imprenditori – possono costruire e gestire reti wireless in luoghi remoti. Le dimensioni sono circa quelle di una scatola di scarpe e può supportare fino a 1.500 persone con raggio fino a 10 chilometri di distanza. Insieme con il nostro aereo ad energia solare Aquila e raggi laser ad alta larghezza di banda, OpenCellular è il prossimo passo nel nostro cammino per fornire una migliore e più conveniente connettività".
"Le infrastrutture tradizionali possono essere molto costose ed è difficile estendere la rete in aree rurali e a volte anche in quelle più sviluppate", ha commentato Kashif Ali, ingegnere di Facebook.
OpenCellular non è il primo tentativo di Facebook di portare la connettività ad internet agli utenti che ne sono prive. Nel mese di aprile, la società ha presentato Terragraph, un progetto dedicato ad aumentare la velocità di internet in aree densamente popolate, e Aries, una rete utilizzata per sostituire i servizi più lenti nelle aree provinciali considerate a basso reddito.
Facebook prevede di iniziare il beta testing del servizio OpenCellular quest’anno e spera di rendere il servizio disponibile nei paesi in via di sviluppo il prima possibile.