Twitter ha chiuso alla polizia e ai servizi di intelligence USA le porte dello strumento di analisi dei dati in grado di elaborare e analizzare i tweet e i messaggi condivisi attraverso la piattaforma.
A rivelarlo è stato un alto funzionario degli Stati Uniti e altre persone vicine alla questione in una intervista rilasciata al Wall Street Journal. Anche se non è stata comunicata pubblicamente, la mossa di Twitter va a sottolineare la crescente tensione tra le aziende di tecnologia e il governo degli Stati Uniti.
Lo strumento di analisi dati in questione non viene offerto direttamente da Twitter ma attraverso la Dataminr, una società privata che offre ai propri clienti, tra cui le agenzie d’intelligence, accesso a notizie importanti prelevate dai feed di Twitter. Twitter detiene una quota del 5 per cento della società.
Ad esempio, l’azienda Dataminr ha avvisato le agenzie di intelligence degli Stati Uniti degli degli attacchi terroristici di Parigi con circa 10 minuti di anticipo rispetto a quando i media tradizionali hanno cominciato a riferire degli attacchi, scrive il Journal.
Twitter avrebbe quindi iniziato a preoccuparsi di essere vista come una società troppo vicina alle agenzie federali, una percezione che potrebbe portare gli utenti ad avere meno fiducia nella piattaforma.
"Se Twitter continua a vendere i suoi dati ai privati, ma li nega al governo, è ipocrita" ha commentato John Inglis, ex vicedirettore della National Security Agency. "Credo sia il brutto segnale di una mancanza di cooperazione tra le organizzazioni del settore privato e il governo".
La sfiducia delle aziende di tecnologia nei confronti dei governi, soprattutto quello americano, ha iniziato ad accumularsi un paio di anni fa, quando l’ex dipendente della CIA Edward Snowden ha condiviso pubblicamente i programmi attuati dalla NSA (Agenzia Nazionale per la Sicurezza) per spiare le persone al fine di "prevenire attentati per la sicurezza nazionale". Nel corso degli ultimi anni, pertanto, le aziende tecnologiche hanno iniziato a cambiare il modo in cui offrono i loro servizi per diverse questioni, tra cui il terrorismo, la crittografia e la privacy.
Non si puo’ fare a meno di non ricordare il recente caso che ha visto l’Fbi e Apple coinvolte, quello in cui i federali hanno chiesto alla società di Cupertino di sbloccare l’iPhone 5C di un attentatore della strage di San Bernardino per cercare prove nel telefono. Apple si è rifiutata di collaborare per non creare precedenti, quindi l’Fbi si è rivolta ad hacker esperti per sbloccare il melafonino. Microsoft, nel frattempo, sta cercando di impedire al governo di costringere le aziende tecnologiche di consegnare dati agli investigatori senza poter informare i propri clienti che ne sono interessati.
La politica di Twitter prevede di impedire a terzi, compresa la Datamnir, di vendere i dati ad agenzie governative per motivi di controllo. Non si sa quindi come mai Dataminr ha fornito negli ultimi due anni dati al governo americano.
Twitter è uno dei tanti social network utilizzati dai gruppi terroristici per comunicare, tra cui c’è anche Telegram, per questo i governi cercano di avere il controllo sulle conversazioni sociali.