Microsoft affianca makers e industria nella rivoluzione iOT fornendo agli addetti al settore una serie di suite adatte ad ogni esigenza.
La suite Azure iOT è un pacchetto di servizi e applicazioni fornite in modalità cloud che consente di poter acquisire i dati raccolti dai sensori per poi essere elaborati, salvati e analizzati fornendo cosi una risposta utile.
L’offerta Microsoft è piuttosto completa e variegata e permette di gestire le più svariate esigenze, dalla prototipazione basata per esempio sui kit Rasperberry e Intel alla raccolta dei big data e alla loro elaborazione.
La possibilità di utilizzare applicazioni preconfigurate consente di poter essere attivi fin da subito.
Tramite Azure Hub sarà possibile connettere e censire tutti i propri dispositivi iOT potendo cosi raccogliere poi i dati utilizzando le decine di app messe a disposizione per poter quindi raggiungere il proprio obiettivo.
Che sia analizzare il comportamento di un macchinario per poterlo riparare prima che si rompa oppure avviare una nuova modalità di business come per esempio passare dalla vendita di un prodotto al suo noleggio (come nel caso del pay per print sulle stampanti a noleggio), Azure iOT consente di trasformare prodotti e servizi in qualcosa di assolutamente innovativo.
Il tutto a costi decisamente contenuti e al tempo stesso consentendo all’azienda di migliorare il proprio servizio e incrementare le potenzialità di mercato.
La iOT Economy
Difficile spiegare brevemente cosa sia iOT.
iOT, ovvero l’Internet delle Cose è una vera e propria rivoluzione che consente di reinterpretare oggetti di uso comune in una nuova visione cosi come creare nuovi prodotti che prima non esistevano.
iOT sono tutti quegli oggetti che prima non esistevano e oggi sono diventati smart come lo smartphone. Oggetti che esistevano da tempo ma assumono una nuova visione come nel caso degli smartwatch che reinterpretano l’orologio da polso aprendo nuove strade di utilizzo.
Oggetti che possono soddisfare nuove esigenze come nel caso degli ascensori ThyssenKrupp che consentono di effettuare manutenzione predittiva, ovvero effettuare la sostituzione delle componente prima che una di queste si rompa e blocchi l’ascensore.
Oggetti che una volta divenuti smart, eliminano un problema come nel caso dei contatori del gas smart, che consentono la telelettura da remoto senza dover costringere operai e utenti a farsi l’autolettura. A tal proposito, lo smart metering, ovvero la lettura da remoto è già piuttosto diffusa anche in Italia tanto che si contano circa 1,5 milioni di contatori smart.
Oggetti che diventano smart come per esempio le auto e possono fornire al passeggero un netto incremento di servizi , sicurezza e assistenza, dal supporto alla guida fino alla manutenzione assistita.
Ci sono poi nuove modalità di interazione business come il caso del noleggio stampanti e servizio pay per print.
La domotica, per esempio, fa largo utilizzo dei sistemi iOT trasformando una lampadina in una lampadina smart a controllo remoto cosi come nel caso del termostato intelligente Nest acquisito da Google o il frigorifero che ti avvisa quando finisci il latte oppure hai prodotti in scadenza.
Il mercato iOT
Secondo le stime di Gartner e Forrester, il settore iOT crescerà piuttosto rapidamente nei prossimi anni tanto che nel 2020, il suo impatto sull’economia mondiale sarà di ben 3200 miliardi di dollari. Il settore dell’assistenza predittiva sarà senza dubbio quello a maggior impatto a livello mondiale.
Internet of Things: la pianta che avvisa quando ha sete
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iOT World
Bravo, i manifesti pubblicitari che cambiano sfruttando il GPS
Bravo Outdoor Advertising ha investito in strumenti in grado di modificare sostanzialmente la modalità di gestire le affissioni pubblicitarie negli autobus.
Il sistema realizzato sfruttando gli strumenti Windows Embedded Standard 7 e Microsoft SQL Azure con soluzione Cloud ha permesso alla società di sfruttare il Gps per conoscere la posizione dei mezzi, analizzare il tipo di situazione e cambiare di conseguenza i manifesti inseriti nei pannelli digitali.
Questo cambiamento ha incrementato del 50% il tasso di interesse pubblicitario.
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