È stata firmata in data 28 settembre 2015 dalla presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, e dal presidente dell’Assemblea nazionale francese, Claude Bartolone, una Dichiarazione congiunta sui diritti in Internet.
"La rete come bene comune, principio affermato nella nostra dichiarazione congiunta, non può essere lasciato nelle sole mani dei privati, né tanto meno in quelle dei governi autoritari, come succede purtroppo in molti Paesi" ha dichiarato la presidente della Camera, intervenendo all’assemblea nazionale francese dove ha firmato la Dichiarazione comune sui diritti in internet. "L’Assemblea nazionale francese rappresenta uno dei luoghi simbolo nella storia e nello sviluppo delle moderne democrazie parlamentari (…) quindi particolarmente significativo che avvenga in questa sede la firma della nostra dichiarazione congiunta sui diritti in Internet", ha spiegato la Boldrini.
Il mezzo Internet, per la Presidente della Camera, è uno spazio di comunicazione e confronto, di sviluppo economico e sociale, diventato indispensabile nella nostra vita quotidiana, professionale, politica e sociale. E’ per questo che, anche attraverso quanto stabilito nella Dichiarazione congiunta sui diritti in Internet, Internet deve essere uno spazio di cui preservare la capacità di libero sviluppo, di accesso e di neutralità, un luogo "dove i diritti della persona devono comunque trovare altrettanta tutela e vedere garantita la loro piena efficacia oggi minacciata da un’aggressione ai dati personali, da fenomeni violenti come il cyberbullismo, dalla creazione di oligopoli, dalla censura e dalla sorveglianza di massa".
La nuova Dichiarazione congiunta sui diritti in Internet firmata anche dal presidente dell’Assemblea nazionale francese segue la "Dichiarazione dei diritti di Internet" approvata lo scorso 28 Luglio, diventato il primo documento ufficiale composto di 14 punti della Costituzione per Internet che costituiscono il nuovo testo della Dichiarazione elaborato dalla Commissione per i diritti e i doveri relativi ad Internet.
La ‘Dichiarazione dei diritti in Internet’ è nata in Italia ed è stato il primo documento del suo genere ad essere stato prodotto nel mondo a livello istituzionale, e per la presidente della Camera Laura Boldrini ha rappresentato "l’affermazione dei diritti dell’utente digitale: da quello di accesso fondamentale della persona ad internet come condizione per il pieno sviluppo individuale e sociale, a quello alla conoscenza ed alla consultazione in rete".
Nel ricordare la ‘Dichiarazione dei diritti in Internet’, la Boldrini in occasione della firma della ‘Dichiarazione congiunta sui diritti in Internet’ ha ricordato che "si tratta di un insieme di principi (…) che auspichiamo possano essere oggetto di confronto in tutte le sedi internazionali, a cominciare ad esempio dal prossimo Internet Governance Forum in Brasile a novembre".
Ore che ci sono le basi per perseguire temi cruciali come la neutralita’ della rete, il diritto di accesso, il diritto alla riservatezza, il diritto all’anonimato, la tutela dai fenomeni di sorveglianza di massa, il diritto ad un’educazione digitale e altri, la speranza del Governo e che altri stati prendano esempio dall’impegno fortemente voluto dall’Italia in materia di Internet e della tutela degli utenti ‘online’.