E così è trascorso un altro anno; Apple ha presentato una nuova iterazione di iPhone, aggiungendo una ‘S’ al 6 che ci è stato presentato a Settembre del 2014. I cambiamenti che sono stati fatti non sono epocali, infatti la società di Cupertino ha pensato a fare principalmente dei piccoli aggiustamenti.
L’unica vera differenza con il passato è il 3D Touch, una tecnologia già presentata su Apple Watch, che per l’occasione era stata chiamata Force Touch. Da la possibilità al dispositivo di rilevare l’entità della pressione che l’utente applica col dito sullo schermo. Oltre a tornare utile per app di disegno, il 3D Touch spalanca le porte a una serie di scorciatoie a tutti gli sviluppatori.
Per la prima volta dal 2011 la fotocamera iSight passa da una risoluzione di 8 a 12 Megapixel. Apple ha fatto sapere che finalmente si è riusciti a fare questo salto in avanti in termini di pixel senza compromettere la qualità dell’immagine (senza che il rumore aumenti). Per la prima volta arriva anche il supporto per la registrazione dei video con risoluzione 4K. Fa un balzo in avanti anche la fotocamera frontale, che ora ha un sensore da 5 Mpx.
Come ogni anno è stato annunciato anche un nuovo processore, Apple A9, sempre un dual core a 64 bit che migliora la velocità di calcolo del 70% e che ha una GPU più veloce del 90% rispetto ad A8. Nonostante manchino conferme ufficiali, sembra che a bordo ci sia il doppio della RAM rispetto a iPhone 6: 2 GB.
Gli iPhone presentati sono due ed entrambi mantengono uno schermo Retina HD, da 4,7 pollici e 720p su iPhone 6S e da 5,5 pollici con 1080p su iPhone 6S Plus. La densità di pixel rimane dunque invariata (326 ppi). Cambia il materiale: lo schermo è rivestito con un vetro tutto nuovo, lo stesso Ion-X usato su Apple Watch Sport. Anche l’alluminio della scocca cambia: ora è realizzato con una nuova lega. Questi cambiamenti fanno si che i nuovi telefoni siano meno propensi a piegarsi.
Materiali a parti, il design rimane identico a quello di iPhone 6. L’unica novità evidente è il colore, ‘rose gold‘, che si aggiunge alle tre varianti già disponibili: argento chiaro, scuro e oro. La batteria non ha fatto passi da gigante, infatti ancora una volta la società di CUpertino ha preferito un prodotto snello piuttosto che leggermente più spesso ma con un’autonomia migliorata.
Il prezzo di riferimento per i nuovi iPhone è lo stesso di quello che l’anno scorso era stato praticato per iPhone 6. Le versioni rimangono da 16, 64 e 128 GB. Apple negli Stati Uniti ha introdotto un nuovo programma di pagamento, che consente di avere 6S per 27 dollari al mese, oppure per 32 dollari al mese nel caso si intenda sostituire il prodotto ogni anno con uno di nuova generazione.
Probabilmente queste novità sono sufficienti per entusiasmare gli accoliti di Apple. Ma come potrebbero essere considerate dagli sciovinisti della concorrenza marchiata Google? Per scoprirlo, proponiamo un’ipotetica intervista a un accanito sostenitore Android.
La concorrenza: Samsung Galaxy S6
IPOTETICA INTERVISTA A UN SOSTENITORE DI ANDROID
• Intervistatore – Che cosa ne pensi del design dei nuovi iPhone 6S e 6S Plus?
Potrebbero aver migliorato le dimensioni complessive del prodotto. 6S Plus misura 158 x 78 x 7,3 millimetri, quando già l’anno scorso LG G3, altro telefono con schermo da 5,5 pollici, era più corto di 12 mm e stretto di quasi 4 mm (146 x 75 x 8,9 millimetri). Per quanto concerne il materiale, alcuni produttori Android come OnePlus o Motorola offrono pezzi in bambù, in pelle o addirittura in Kevlar.
• Intervistatore – E dello schermo Retina HD?
Sarò sincero: i 326 ppi del Retina HD sono più che sufficienti per vedere immagini dettagliate, considerato che oltre i 300 ppi l’occhio umano non riesce più a distinguere i singoli punti. Tuttavia Sony con Xperia Z5 Premium ha fatto una scelta intelligente: ha messo un pannello 4K, sicuramente esagerato con i suoi 806 ppi, che non funziona sempre in 4K. Ciò significa che il 4K viene impiegato solo con i contenuti nativi in 4K. E i benefici per la batteria sono notevoli. (per un approfondimento consigliamo la lettura di "Xperia Z5 Premium: lo schermo 4K non funziona sempre in 4K")
• Intervistatore – Per quanto concerne il processore e la RAM?
Non è giusto paragonare i processori usati tra Apple e Android, per il semplice fatto che il sistema operativo e il livello di integrazione con l’hardware è piuttosto diverso. Detto questo, la nuova CPU A9 non mi impressiona particolarmente, considerato che trattasi di un dual core con, a quanto sembra, 2 GB di RAM a supporto. Su Android da anni è stato sdoganato il quad core e gli ultimi top di gamma montano tutti almeno sei, se non otto core. La RAM su Xperia Z5 Premium, Galaxy Note 5, Galaxy S6, LG G4, OnePlus 2 o HTC One M9 è minimo di 3, se non di 4 GB. Nulla da invidiare, dunque.
• Intervistatore – Apple dopo quattro anni ha abbandonato gli 8 Mpx per passare a una nuova fotocamera iSight da 12 Mpx.
Non sono il genere di persona che si impressiona per il mero numero dei megapixel, infatti sostengo che la qualità dell’immagine sia uno dei capisaldi al quale ogni produttore dovrebbe far riferimento. Detto questo, i 12 Mpx non mi impressionano affatto, considerato che ci sono fotocamere come quella di Galaxy S6 in grado di scattare immagini dalla qualità altrettanto impressionante. E Galaxy S6 ha un sensore da 16 Mpx. (per un approfondimento consigliamo la lettura di "Moto X Style appena dietro a Galaxy S6 secondo DxO Mark")
Ciò che mi lascia basito è la scelta di una versione base di iPhone ancora con soli 16 GB di memoria interna. Ora che è stato introdotto anche il supporto per i video 4K, 16 GB sono un’inezia (leggi: "iPhone 6S 16 GB: scopriamo quanti minuti di video si possono fare con il 4K"). Avrebbe avuto più senso passare a una versione di base da 32 GB.
La concorrenza: Sony Xperia Z5
• Intervistatore – E della gamma dei prezzi, che cosa ne pensi?
E’ qui che casca l’asino. iPhone 6S e 6S Plus sono sicuramente dei prodotti eccellenti. Ma non capisco perchè una persona dovrebbe spendere 800 euro quando nell’ecosistema Android ha prodotti che costano quasi la metà e mettono a disposizione più caratteristiche, che a volte sono addirittura migliori. E si considerino le opzioni di personalizzazione lato software, praticamente infinite, che ci sono grazie a sviluppatori come quelli che si trovano nella comunità XDA Developers.
Partendo dal presupposto che la memoria interna non è espandibile, è veramente dura fare la scelta dell’iPhone con 16 GB, pertanto ci si trova ‘obbligati’ ad acquistare la versione da almeno 64 GB, spendendo 100 euro in più (per questo poco fa dicevo ‘almeno 800 euro). Altra cosa che non mi soddisfa è la batteria: i quasi 3.000 mAh su 6S Plus ci possono stare, ma i 1.800 sul 6S sono troppo pochi, soprattutto se si considera che i top di gamma Android hanno batterie che superano i 3.000 mAh. Apple sicuramente fa un ottimo lavoro in termini di ottimizzazione software, abbassando così gli sprechi energetici, ma quanto ci voleva fare il telefono più spesso di 1 mm per dargli qualche ora di autonomia in più?
• Intervistatore – Altre osservazioni?
Ci sono miriadi di altre osservazioni che si potrebbero fare. Per esempio Sony, nonostante il design metallico di pregevole fattura, è riuscita a mantenere il prodotto resistente all’acqua e alla polvere. Se si pensa che il Force Touch, o 3D Touch su iPhone, sia un vantaggio rispetto al mondo Android, non è vero. Huawei infatti la settimana scorsa all’IFA ha annunciato Mate S, anch’esso con la medesima tecnologia.
I più attenti inoltre avranno notato che Apple non ha optato per la ricarica veloce (‘fast charging’), così come ha escluso la ricarica senza fili. Sui nuovi iPhone ancora una vola gli altoparlanti non sono stati posizionati frontalmente – eppure sopra e sotto lo schermo lo spazio non manca. Su prodotti come HTC One M9, Moto X Play, eccetera lo sono. Il sensore di impronte digitali ormai non è più una novità, essendo presente sulla stragrande maggioranza dei prodotti della concorrenza Android.
Insomma, con l’arrivo di tutti questi prodotti Android con caratteristiche all’avanguardia e un prezzo inferiore (anche di molto) ai 500 euro, è giusto chiedersi se abbia senso spendere oltre 1.000 euro per uno smartphone, iPhone o non iPhone che sia.