Dopo che Twitter ha intensificato la sua battaglia contro gli abusi e le molestie tra gli utenti introducendo nuove regole che vietano la pubblicazione di immagini di nudo o atti sessuali pubblicati senza il permesso del soggetto, anche Google ha deciso di dire basta al ‘revenge porn’, ossia la pubblicazione su internet di immagini compromettenti di ex fidanzate o ex mogli senza il consenso degli interessati ma per il solo scopo di vendetta.
Tale mania di vendicarsi dei propri ‘ex’ è un fenomeno che sul web sta diventando sempre più popolare, al punto che sono stati creati anche alcuni siti specializzati nel raccogliere immagini del genere. Google ha quindi deciso di prendere dei provvedimenti al riguardo.
A partire da quest’estate, Google inizierà a rimuovere dai risultati delle ricerche i link ai siti che ospitano questo tipo di documenti, ma dovranno essere le stesse vittime a fare la richiesta di rimozione a Google, poiché non ci sarà un algoritmo che automaticamente lo farà.
Google metterà a disposizione una richiesta da compilare online, attraverso cui gli interessati potranno chiedere al colosso di Mountain view la rimozione dai risultati del motore di ricerca i link alle pagine che portano alle immagini.
Google si limiterà a rimuovere i link che portano alle immagini ma non le immagini stesse, che rimarranno accessibili sul server che le ospita e, quindi, se si ha il link diretto al contenuto potranno essere sempre viste.