Una crescita notevole rispetto ai 3,8 milioni del primo trimestre 2014. A spingere le vendite, il popolo del fitness, visto che proprio i device a loro dedicati sono quelli a segnare le vendite più elevate.
Il valore globale del mercato non è ancora particolarmente rilevante, con una stima inferiore ai 2 miliardi di dollari.
Anche se numericamente le vendite sono in crescita, bisogna però considerare che gran parte dei device venduti sono riconducibili al segmento Smartband, ovvero i braccialetti smart, per lo più nella fascia 0-100 euro.
Tanto per fare un esempio, Xiaomi, al secondo posto, ha un prodotto di punta dal prezzo di 15 dollari, visto che lo Smartwatch non è ancora sul mercato.
La cifra reale sarebbe più alta in quanto i sistemi di rilevazione non sono in grado di monitorare i micro brand ovvero tutti quei brand poco popolari o addirittura cloni, un esercito di migliaia di prodotti tipico di settori in ascesa.
Tra le centinaia di prodotti che si sono affacciati sul mercato, tra marchi popolari e altri meno noti, troviamo Fitbit al primo posto seguito da Xiaomi. Terzo posto per Garmin che tocca quota 700 mila unità e poi al quarto posto Samsung con 600 mila.
Ovviamente fuori classifica Apple, che alla data di rilevazione delle vendite, non aveva ancora un prodotto commercializzato (vendite iniziate il 24 aprile, 6 giorni prima della chiusura della rilevazione).
Allargando lo sguardo sulla tecnologia indossabile in generale, possiamo notare che il settore ha aperto le braccia a nuovi produttori come per esempio Pebble, un brand giovane e per lo più autofinanziato tramite Kickstarter.
In termini di sistema operativo, la quasi totalità del mercato è in mano al duo Android (92%) e Tizen OS (4%).