E’ una banalità affermare che nell’epoca digitale la privacy sia diventata un lontano ricordo. Qualunque cosa facciamo, usando l’ausilio di uno smartphone o di un computer, lascia una traccia. Tutte le operazioni che compiamo dal telefono Android oppure dal browser dopo aver fatto il login con i servizi di Google vengono archiviati nei server della società di Mountain View.
Ogni volta che visitiamo una pagina attraverso il browser, che ci spostiamo portandoci appresso uno smartphone Android con la geolocalizzazione o con la rete dati attiva, che guardiamo dei video attraverso Youtube, che facciamo una ricerca attraverso il motore di Google – e molto altro ancora – lasciamo un’orma digitale.
Avete una minima idea di quanto grande sia il volume dei dati che ogni giorno consegnate nelle mani di Google? Se la risposta è no, è allora giunto il momento di scoprirlo.
Tutte le informazioni collegate a un account Google sono raccolte in tempo reale e possono essere consultate e gestite dall’utente dalla pagina History.google.com. Dopo essersi collegati e aver inserito i dati per il login, si accede a una schermata tanto chiara quanto emblematica, che consiste in un elenco di tutte le applicazioni scaricate dai dispositivi collegati al nostro account, delle ricerche eseguite (con tanto di indici sui termini più cercati), delle posizioni calcate, eccetera eccetera.
Google Account Cronologia
Dalla pagina principale di history.google.com è possibile ottenere informazioni aggiuntive premendo sulla voce "Visualizza Attività web e app aggiuntive" e non solo: cliccando sull’icona dell’ingranaggio, in alto a destra del browser, e andando su Impostazioni, si accede a una pagina che sintetizza che cosa abbiamo deciso di condividere con la società di Larry Page e di Sergey Brin.
Se da questa pagina si preme su "mostra altre impostazioni", si scopre che è possibile decidere se condividere le proprie informazioni su:
• le ricerche e l’attività di navigazione;
• i luoghi visitati;
• uso dei propri dispositivi;
• i comandi e le ricerche vocali;
• i Video cercati e guardati su YouTube;
• le impostazioni collegate alla cronologia, a Google +, alla ricerca e agli annunci.
Più informazioni condividiamo con Google, più personalizzato sarà il servizio che ci viene offerto.
Indipendentemente dal fatto che si sia d’accordo di condividere i dati personali, ciò che interessava trasmettervi attraverso questo articolo è il tipo (la qualità) delle informazioni che, a volte anche inconsapevolmente, condividiamo con la Grande G, in maniera da promuovere un uso più consapevole dei servizi web.