I mercati emergenti rappresentano una fonte importante di crescita per tutti, dai giganti come Apple e Samsung ai nuovi arrivati come Xiaomi. La Cina è diventata il più grande mercato di smartphone al mondo nel 2011 e ora è sede di quasi 520 milioni di utenti di smartphone.
Apple ha generato 16,1 miliardi di dollari di fatturato in Greater China – che comprende la Cina continentale, Hong Kong e Taiwan – nel quarto trimestre 2014, il 70 per cento in più rispetto allo stesso periodo di un anno prima. Solo in Cina, le vendite sono più che raddoppiate rispetto all’anno precedente. Greater China ha rappresentato il 22 per cento del totale delle vendite di Apple nel corso del trimestre chiuso al 27 dicembre, ed è stato il secondo più grande mercato degli iPhone, dopo gli Stati Uniti.
Apple ha lavorato per guadagnare quote di mercato in Cina raggiungendo accordi con i principali operatori locali. Un accordo con il più grande carrier del mondo, China Mobile, si è dimostrato impegnativo, ma è stato fondamentale in quanto fornisce l’accesso a più di 800 milioni di abbonati.
E Samsung sta solo a guardare…
Le vendite di smartphone hanno raggiunto un record di 1.228 milioni nel 2014, secondo i nuovi dati diffusi dalla società di analisi del mercato GfK. Con una crescita di smartphone venduti del 23% su base annuale, è stato superato il miliardo di smartphone venduti per la prima volta. L’analista prevede che la saturazione del mercato porterà ad un calo della crescita delle vendite, ma comunque si prevede un aumento del 14% delle unità vendute, per un totale di 1.368 unità vendute quest’anno. Nel frattempo cresce il numero di consumatori che comprano telefoni con schermi più grandi, da almeno 5 pollici.
Samsung, che è stata detronizzata in Cina dal produttore locale di telefoni Xiaomi lo scorso anno, è scivolata in quinta posizione nel mercato degli smartphone del paese, secondo un recente rapporto della società di ricerche di mercato IDC.
Secondo il rapporto, nel 4 trimestre 2014, l’azienda sudcoreana ha raccolto solo il 7,9% di quota del mercato, un enorme calo del 50% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
D’altra parte, con una crescita su base annuale del 150%, Xiaomi si ritrova ad occupare il primo posto, avendo raccolto il 13,7% di quota di mercato. Poi segue Apple, con una quota di mercato del 12,3%, seguita poi da Huawei e Lenovo, con l’11% e il 9,5% di quota di mercato, rispettivamente.
Nel complesso, un totale di 107,5 milioni di smartphone sono stati spediti nel paese nel quarto trimestre dello scorso anno, con una crescita del 2% su base trimestrale.
Xiaomi, fondata nel mese di aprile del 2010, ha lanciato il suo primo smartphone nel mese di agosto 2011. E circa tre anni dopo, è diventato il produttore di smartphone numero #3 al mondo, il #1 in Cina. Xiaomi è riuscita a diventare ciò che ora è nonostante la sua politica di vendere la sua merce in una manciata di paesi asiatici. Tale contesto è utile per capire il motivo per cui il CEO di Xiaomi Lei Jun si sente sicuro che la sua azienda sarà in grado di raggiungere obiettivi ben più grandi, arrivando a diventare il produttore #1 per numero vendite di smartphone in tutto il mondo entro i prossimi cinque-dieci anni.