Amazon pronta a conquistare il Cloud-Computing

Amazon sta cercando di diventare un importante fornitore di servizi cloud per altre organizzazioni, aspirando a diventare fornitore di servizi come Microsoft, IBM e Google. In arrivo nel 2015: CodeDeploy, CodePipeline, Service Catalog, CodeCommit.

Scritto da

Simone Ziggiotto

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La maggior parte delle persone conoscono le ambizioni di Amazon di vendere di tutto, ogni tipo di merce, dai libri ai film dagli smartphone agli utensili elettrici e parti di automobili. Meno comprensibile è quanto aggressivamente la società sta cercando di diventare un importante fornitore di tecnologia per altre organizzazioni, aspirando a diventare fornitore di servizi come Microsoft, IBM e Google.

Amazon Web Services fornisce già i cosiddetti ‘servizi di cloud computing‘ a prezzi bassi per i clienti che li richiedono, tra cui la Central Intelligence Agency e Netflix. In una conferenza tenutasi la scorsa settimana, chiamata ‘re:Invent‘, i funzionari dell’azienda hanno spiegato che Amazon ora è alla ricerca di maggiori guadagni da parte dei clienti aziendali offrendo servizi più avanzati, che la renderanno una concorrente dei fornitori tradizionali di tecnologia business come Oracle. Sono state quindi presentate a clienti e partner alcune nuove funzionalità del servizio che permetteranno a loro di costruire soluzioni complete in questa fase di migrazione dei carichi di lavoro verso dai sistemi locali ‘sulla nuvola’.

Offrire servizi business ai clienti non è un grosso problema per Amazon attualmente. Un rapporto il mese scorso del gruppo Synergy Research ha detto che la divisione dei servizi web di Amazon ha circa una quota del 27 per cento nel mercato mondiale per i servizi di infrastruttura cloud. Microsoft è seconda con una quota del 10 per cento. Allo stesso tempo, ci sono indicazioni che una guerra dei prezzi al ribasso e un maggiore investimento da parte dei concorrenti potrebbero dare del filo da torcere ad Amazon. Ci sono preoccupazioni anche perchè la crescita del fatturato della divisione dei servizi web di Amazon si sta fermando negli ultimi trimestri.

Tra le novità annunciate Venerdì scorso c’è il motore di database chiamato Aurora che è stato in sviluppo per tre anni, ma che promette prestazioni in fase di implementazione fino cinque volte più veloci del sistema attuale. AWS CodeDeploy sarà il primo di una nuova serie di servizi che consentire agli sviluppatori di gestire il ciclo di vita delle proprie applicazioni sul cloud AWS. CodePipeline, sarà un servizio di delivery continuo e automatico per semplificare i deployment, ementre CodeCommit sarà un sistema di controllo su cloud del codice sorgente tutto gestito. Infine, annunciato Service Catalog, che permetterà agli amministratori dell’IT aziendale di creare portafogli di prodotti.

Amazon non è l’unica società di grande fama che sta cercando di attirare le aziende verso il mondo cloud. Microsoft, Google e IBM sono tutte società alla ricerca di ottenere clienti commerciali ‘in affitto’ sui propri servizi cloud, piuttosto che rivendere semplicemente software, server e dispositivi di rete.

Solo pochi anni fa, i servizi di cloud pubblici come Amazon sono stati considerati ‘tappeto erboso‘ su cui le start-up tecnologiche avrebbero potuto sperimentale. Oggi, aziende come Johnson & Johnson, Intuit e General Electric sono tra i principali clienti di Amazon. Nell’anno passato, Amazon ha detto che la quantità di dati memorizzati è cresciuta del 137 per cento. E gli analisti ritengono che la tendenza è quella per le aziende di spostarsi verso il mondo del cloud. "Due anni fa, i cloud pubblici erano forse il 2 per cento", ha detto Lydia Leong, un’analista senior di Gartner. "Ora sono più del 10 per cento. Nel 2018 saranno più del 50 per cento. "

Le novità annunciate da Amazon Venerdì scorso saranno disponibili a partire dai primi mesi del 2015.

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