Fino a che livello di temperatura può resistere il corpo umano senza andare incontro a enormi rischi per la propria salute? In questo articolo sveliamo nel dettaglio cosa è emerso in un recente studio.
La popolazione si sta ormai abituando all’idea di vivere i mesi estivi con l’afa estrema. Specialmente nei mesi di luglio e agosto la temperatura raggiunge facilmente i 40 gradi in molte zone d’Italia e in alcuni casi supera anche questa soglia. Non si riesce a trovare refrigerio nemmeno nelle zone di montagna, né tantomeno nelle ore serali: non a caso molte famiglie stanno installando dei condizionatori d’aria all’interno della propria abitazione per cercare di mantenere una temperatura decisamente più gradevole nelle varie stanze.
La temperatura ‘killer’ per l’essere umano: ora si sa tutto
Ma quale sarebbe la temperatura massima a cui può sopravvivere un essere umano? Stando a un recente studio pare che la combinazione da 35 gradi Celsius e un’umidità del 100% per almeno sei ore consecutive possa risultare letale anche per un individuo giovane e sano.
Quando la temperatura raggiunge questo livello, infatti, non avviene più l’evaporazione del sudore dalla pelle. La conseguenza è il cosiddetto ‘colpo di calore’, che può sfociare in una situazione gravissima come il collasso degli organi interni e poi alla morte. Ma è una situazione che si verifica spesso? In realtà no, quasi mai.
Sempre stando a quanto rilevato dagli scienziati solo una decina di volte è stato superato il limite dei 35 gradi con umidità del 100%, quasi sempre nell’Asia meridionale e nel Golfo Persico. Tuttavia questo scenario così preoccupante è durato solo un paio d’ore, pertanto non si sono registrate conseguenze sulla popolazione.
Il cambiamento climatico sta peggiorando la situazione
E’ comunque bene precisare che situazioni estreme e addirittura la morte può sopraggiungere anche con un livello di caldo non così estremo. Da qualche anno dobbiamo purtroppo constatare diversi decessi dovuti alla calura asfissiante in Europa, un’area dove oltretutto i livelli di umidità non dovrebbero essere tali da scatenare le cosiddette ‘temperature di bulbo umido’.
Eppure con il riscaldamento globale ormai sempre più impattante il rischio di avere scenari di questo tipo sta diventando sempre più elevato, tanto è vero che gli stessi esperti fanno notare come negli ultimi 40 anni la frequenza di questi eventi sia più che raddoppiata. La paura è che senza interventi seri per fronteggiare il cambiamento climatico le cose andranno peggiorando nei prossimi anni, mettendo a rischio soprattutto la salute degli anziani.