Navigare in incognito non vuol dire tutelare la propria privacy: ecco quali sono i limiti
Sebbene la modalità di navigazione in “Incognito” nel browser di Google Chrome sia disponibile da quasi un decennio e garantisca maggiore privacy durante la navigazione in Internet, non si può di certo dire che chi utilizza questa modalità sia al riparo da rischi.Quando attivi la modalità privata del tuo browser puoi godere di tanti vantaggi che spaziano dalla personalizzazione del browser, al completamento automatico che sarà in gran parte non disponibile. Non appena chiudi la finestra di navigazione in incognito, il tuo browser Internet cancella la cronologia di navigazione e tutti i cookie che sono stati creati durante quella sessione. Insomma il browser non memorizzerà le informazioni che hai inserito in qualsiasi modulo.
Questo vuol dire che se effettui ricerche su argomenti più sensibili, come l’assistenza sanitaria, questi argomenti non verranno visualizzati nella cronologia di navigazione. Un modo per ottenere una maggiore protezione quando navighi o accedi ad account da computer pubblici, come in biblioteca o nel business center di un hotel. Lo scopo della modalità di navigazione in incognito non è coprire il fatto che hai visitato un sito web ma coprire il fatto che hai visitato quel sito dal tuo dispositivo.
I limiti della modalità di navigazione in incognito
Le modalità di navigazione in incognito generalmente non impediscono ai siti web che visiti di vedere la posizione, tramite il tuo indirizzo IP, né impediscono al tuo fornitore di servizi Internet di registrare le tue attività. Finché il tuo indirizzo IP è visibile, la tua identità e la tua attività rimangono completamente esposte ai motori di ricerca e a terze parti – e quindi anche agli inserzionisti – indipendentemente dalla modalità in cui navighi.
Google, per risolvere questo problema, ha recentemente accettato di eliminare miliardi di record contenenti informazioni personali raccolte da persone che utilizzano la modalità di navigazione in incognito per navigare in Internet come parte di un accordo su una causa che accusa il colosso di Mountain View, di sorveglianza illegale.
Devi sapere, infatti, che tutti i file che scarichi o i segnalibri creati durante una sessione privata non vengono cancellati alla fine della sessione, il che significa che sei ancora vulnerabile a virus informatici, malware e spyware.
Le alternative per navigare protetti
Una rete privata virtuale può interferire con il tuo indirizzo IP, rendendo più difficile per i siti rintracciarti. Ma l’uso delle VPN solleva anche ulteriori domande di sicurezza, soprattutto per gli utenti che scelgono un provider VPN gratuito o economico che non hanno attentamente controllato.
Alcuni motori di ricerca come DuckDuckGo sono più attenti alla privacy e si sono impegnati a non raccogliere mai informazioni personali o a tenere traccia delle persone che inseriscono query sul proprio sito. E alcuni browser come Tor sono progettati per rendere più difficile tracciamento da parte di tracker e inserzionisti di terze parti. La tua privacy, in ogni, caso, non sarà mai garantita al cento per cento.