Abbiamo la necessità di disdire l’abbonamento con Google One, perché non sfruttiamo l’applicazione: la guida completa per farlo
Tra i tanti servizi offerti dalla piattaforma della Silicon Valley, c’è anche l’abbonamento a Google One. Questa tipologia di servizio è molto utile per le persone che salvano i propri dati negli interfaccia online, in quanto offre uno spazio ulteriore sul cloud per salvare i vostri documenti. Tutto ciò offrendo anche altre opportunità, a cominciare dalla prenotazione di hotel in giro per il mondo a prezzi più convenienti. Potrebbe però venirci la voglia di disdire l’abbonamento con la piattaforma: ecco l’articolo dove vi spieghiamo come fare in pochi semplici click.
Disdire l’abbonamento con Google One: ecco come fare
Come detto, potrebbe tornarci utile disdire l’abbonamento con Google One. A livello di offerto, anche la concorrenza offre lo stesso servizio e in alcuni casi a prezzi più vantaggiosi. Per disdire tale servizio, dobbiamo accedere al nostro account sul motore di ricerca. Possiamo accedere al sito della piattaforma o addirittura dall’applicazione sugli smartphone, così da rendere ancora più semplice e veloce tutto.
Una volta entrati sull’account in Google One, andiamo prima su “Impostazioni” e successivamente clicchiamo su “Gestione Account”. Arrivati qua, cerchiamo la sezione cliccata al nostro abbonamento. Una volta individuata, ci basterà cliccare “Annulla abbonamento” e poi seguire tutte le indicazioni per confermare questa scelta. In pochi minuti, se non secondi, avremmo disattivato questo abbonamento e risparmiato diversi euro nel nostro portafoglio.
Perché disattivare quest’abbonamento su Google?
Le motivazioni che possono spingerci a disattivare Google One sono molteplici, poiché è un’applicazione che serve solo a particolari sfere degli utenti (principalmente i professionisti). Partiamo dalla parte più economica, dove il taglio di quest’abbonamento è sinonimo di risparmio sui costi. Infatti è inutile tenere attiva una piattaforma del genere, se poi non siamo in grado di occupare lo spazio di archiviazione aggiuntivo o non sfruttare quei vantaggi esclusivi che ci offre il servizio.
Vi è anche un ragionamento da fare sull’offerta di mercato, considerato come lo stesso servizio lo troviamo in altre piattaforme e in alcuni casi anche a livello gratuito. Tra le alternative più famose per l’archiviazione cloud, troviamo nello stesso motore di ricerca il Google Drive. Pur con uno spazio limitato per salvare i nostri file, in tantissimi casi ha quelle capacità che soddisfano la grande maggioranza degli utenti della piattaforma.
C’è anche un altro aspetto legato all’addio di Google One: potremmo disdire l’abbonamento per un cambio delle nostre esigenze, sia nella vita professionale sia in quelle della sfera privata.