WhatsApp, se usi queste parole ti bloccano l’account: sono bandite

Blocco account di WhatsApp

Scritto da

Pina D'Onofrio

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WhatsApp, se usi queste parole ti bloccano l’account: sono bandite. Andiamo a scoprire quali termini sono considerate off limits e che è meglio evitare per non correre nessun rischio con la chat di messaggistica istantanea di Meta. 

Blocco dell'account WhatsApp
Blocco del profilo WhatsApp – Pianetacellulare.it

Sapevate che esistono della parole vietate su WhatsApp? La celebre app che permette di messaggiare in tempo reale e gratuito con qualsiasi utente nel mondo ha compiuto passi importanti negli ultimi anni. Soprattutto dal 2014 ad oggi, quando Meta ha rilevato la proprietà, non si sono contati gli aggiornamenti e le migliorie anche tecniche che hanno soddisfatto costantemente gli utilizzaori.

Per non parlare della crittografia end to end che permette anche di avere una massima sicurezza nelle conversazioni. Sapere oggi di non poter utilizzare questa chat per restare collegati con il mondo appare impossibile. Eppure esistono dei casi, appunto quando si ha un comportamento scorretto e si utilizzano dei termini banditi, in cui il nostro account possa venire bloccato, anche in maniera definitiva (qui potete scoprire una grande novità che sta per arrivare proprio su WhatsApp).

Quando si rischia il blocco dell’account su WhatsApp

Meta è attenta sempre ai rischi che si possono correre anche su WhatsApp e per questo motivo cerca sempre di offrire un massimo supporto agli utenti in quanto a sicurezza delle conversazioni e delle informazioni sensibili che spesso vengono trasferite proprio tramite questa app.

Quando si rischia il blocco dell'account su WhatsApp
WhatsApp, quando si rischia il blocco account – Pianetacellulare.it

Ma ci sono dei casi di comportamenti scorretti che l’azienda assolutamente non tollera da parte degli utilizzatori.

Tanto che chi commette queste infrazioni rischia di vedere il proprio profilo bloccato, nei casi gravi anche in modo permanente. Questo accade quando si toccano argomenti che hanno a che fare con pedofilia e discriminazioni (etniche sessuali o religiose) ma anche violenza in generale e molestie  o pornografia e odio. Non esiste una black list specifica di termini banditi quanto piuttosto argomenti che possono trattare queste tematiche pericolose e da non condividere con altre persone.

Ma, siccome Meta rispetta la privacy degli utenti con la crittografia end to end non potendo visualizzare il contenuto delle conversazione tra i 2 miliardi di utenti nel mondo che utilizzano questa app, c’è un modo diverso ma altrettanto efficace che potrebbe portare l’azienda americana a scoprire che si stanno commettendo in alcune chat delle pesanti violazioni di questi principi etici e morali (qui invece troverete delle informazioni importanti che riguardano l’app di Meta).

Attenti alle segnalazioni su WhatsApp

E per lo staff di WhatsApp l’unico modo per scoprire che in effetti si sia verificata una fattispecie di cui sopra, l’unico modo è quello delle segnalazioni che arrivano da parte di altri utenti. Che appunto avvertono l’azienda delle persone stanno trattando argomenti violenti o discriminatori, andando a violare questa sorta di regolamento che si chiede di rispettare.

A quel punto, e ribadiamo solo in quel casi, WhatsApp andrà a controllare se effettivamente siano stati trattati questi temi, anche con parole violente, decidendo di procedere con un blocco che di solito è temporaneo con un avviso per l’utente in questione. In casi molto gravi si può addirittura decidere per uno stop definitivo all’utilizzo dell’app. Quindi fate attenzione, sempre, a quello che scrivete su questa chat.

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