La compagna è rimasta incinta? Ecco quali sono gli obblighi che incombono sul padre

Padre e figlio

Scritto da

Marco Antonio

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Ecco quali sono i doveri che incombono sul padre fin dal momento della gestazione

Paternità
Paternità, quali sono i diritti e i dover di un padre – pianetacellulare.it

La legge italiana prevede tutta una serie di obblighi, di diritti e di doveri che incombono in capo ad entrambi i genitori del nascituro. Sono tanti gli obblighi e i doveri ai quali i padri non possono assolutamente sottrarsi, pena il rischio di subire una condanna al risarcimento dei danni oltre ad essere esposti a conseguenze di carattere penale.

I diritti e i doveri del padre

Se la compagna rimane incinta, ci sono alcune cose che bisogna sapere per non andare incontro a rischi o a conseguenze di carattere penale o civile. Se la compagna informa il padre (o presunto tale) di essere incinta, su questi incombe l’obbligo di riconoscere il figlio sin dalla nascita. Se non lo fa, anche se d’accordo con la madre, il figlio potrà in ogni caso chiedergli il risarcimento dei danni, anche una volta divenuto adulto.

Un’altra cosa che bisogna sapere è che se la madre riconosce il figlio per prima e da sola, deve dare il consenso al successivo riconoscimento da parte del padre. L’opposizione al riconoscimento deve fondarsi su circostanze gravi che danneggiano il figlio ad esempio come succede quando il padre è violento o ha una condotta di vita immorale. Pertanto la legge non ammette un rifiuto puramente pretestuoso.

Paternità e doveri
Paternità e doveri, cosa prevede l’attuale normativa – pianetacellulare.it

Sono tanti gli obblighi che incombono sui genitori in caso di aborto. Ma bisogna sapere che la scelta di abortire o meno spetta solo alla madre. Al padre non viene concessa alcuna ingerenza in merito a questa fondamentale decisione. Per avere la certezza della paternità, il padre può sempre richiedere un test del dna  da effettuarsi presso un laboratorio privato. Il test può essere svolto anche prima che il bambino nasca. Già a partire dalla decima o la quattordicesima settimana di gestazione, questo test può essere facilmente eseguibile.

Dal momento della nascita del figlio e a prescindere dal fatto che sia intervenuta una sentenza del giudice, il padre è tenuto a contribuire al mantenimento del figlio in base alle proprie possibilità economiche. Qualora nessuno dei due genitori fosse in grado di mantenere il bambino per mancanza di una fonte di reddito, incombe sui quattro nonni l’onere di provvedere al mantenimento del bambino secondo le proprie disponibilità economiche.

La scelta del cognome

La legge prevede che la madre abbia diritto a partorire e a rimanere anonima abbandonando il figlio e lasciandolo alle cure dell’ospedale. Lo stesso non può essere fatto dal padre che non può mai restare anonimo, incombendo sempre su di lui l’obbligo di riconoscere il figlio in ogni caso. Va anche ricordato che i genitori possono concordare di dare al figlio e il cognome del padre della madre o di entrambi senza alcun vincolo.

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