Ecco cosa deve fare chi acquista un nuovo immobile per ususfruire dell’esenzione Imu
Chi acquista la prima casa deve pagare l’IMU? E’ questa la domanda che molti contribuenti si pongono quando effettuano l’acquisto di un immobile. L’attuale normativa consente all’acquirente di poter usufruire delle agevolazioni sull’imposta di registro ipotecaria e catastale se trasferisce la residenza dell’immobile entro 18 mesi dall’acquisto. La legge però prevede che ai fini Imu, il nuovo acquirente sarà tenuto a pagare l’imposta dal momento dell’acquisto al momento del cambio della residenza, anche se il trasferimento avviene avviene entro i 18 mesi.
Quando si applica l’esenzione
Il tema complesso riguardante le esenzione IMU sulla prima casa è spesso fonte di perplessità e pone diversi problemi di interpretazione. Per questa ragione è sempre meglio consultare un esperto per valutare il da farsi. Il concetto di “prima casa” ai fini fiscali, non va inteso come primo immobile di proprietà.
Si configura invece come abitazione principale, cioè l’abitazione in cui il contribuente fissa la propria dimora abituale e la propria residenza anagrafica. Una volta acquistata la casa, il contribuente dovrà muoversi tempestivamente onde evitare di risultare soggetto passivo dell’imposta.
Sono due le casistiche che meritano di essere approfondite su questa questione. Il primo caso è quello dell’acquisto della prima casa di proprietà da parte di compratori che in realtà vivono in un immobile in affitto, mentre l’altro caso riguarda l’immobile da ristrutturare. Per ottenere l’esenzione Imu occorre che l’immobile di proprietà sia anche da considerare abitazione principale.
Non bisogna però fare confusione, ai fini fiscali, tra il concetto di abitazione principale con quello di prima casa. Si tratta di due nozioni che hanno un significato differente se si parla di fisco.
Secondo la legge l’abitazione principale non è altro che”l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e i componenti del suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente”.
I casi in cui non si applica l’esenzione
L’esenzione IMU non si applica di fatto sulla prima casa di proprietà, ma sull’unica unità immobiliare posseduta dove la famiglia risiede e dimora abitualmente. Per questa ragione, per ottenere l’esenzione IMU, è fondamentale trasferire al più presto la residenza e non dover soggiacere al pagamento dell’imposta. In caso contrario, per tutti quei mesi in cui non è stata trasferita la residenza dal proprietario, l’imposta sarà dovuta, a meno che il regolamento del Comune di residenza non applichi deroghe o esclusioni particolari.
Il regolamento dell’ente locale dovrà essere tenuto sempre presente per capire in quale regime si ricade e se l’IMU è dovuta o meno. Se questi adempimenti non vengono svolti dal proprietario, per legge la prima casa di proprietà sarà considerata a tutti gli effetti una “seconda casa” ai fini fiscali, non essendo stato raggiunto il requisito di abitazione principale.