WhatsApp cambia l’utilizzo interno delle emoticon: ecco come prende spunto da MSN per la nuova funzione nella piattaforma
WhatsApp sta aggiornando il proprio arsenale digitale, anche per reggere la concorrenza delle altre piattaforme di messaggistica istantanea. Tra i punti toccati dai programmatori di Meta, c’è anche l’utilizzo delle emoticon. Seppur abbiano cambiato nome nel tempo (emoji), tali faccine sono ancora tra le più utilizzate dagli utenti della piattaforma: mezzi per indicare il proprio umore, mostrandolo attraverso un simbolo e non utilizzando per forza le parole.
WhatsApp si aggiorna sulle emoticon: cosa stiamo vedendo
L’utilizzo delle emoticon coinvolge tutti gli utenti oggi, anche per rendere le proprie conversazioni più colorate e accattivanti. Il fenomeno, che ormai va avanti dai primi Anni Duemila, coinvolge intere generazioni di persone: non solo i più piccoli, ma anche adulti e tale moda non viene disdegnata neanche dagli anziani. Ora WhatsApp ha deciso di facilitare l’utilizzo di queste funzionalità, rendendo ancora più accessibile questa metodologia di comunicazione attraverso un linguaggio simbolico.
Grazie all’apporto dell’intelligenza artificiale nell’applicazione di WhatsApp, il programma potrebbe suggerire delle faccine da utilizzare all’interno del discorso. Un qualcosa che potrebbe piacere tantissimo agli utilizzatori abituali di questa tipologia di comunicazione, che potranno avere a “portata di mano” le emoji tante desiderate. L’idea di Meta, se ci pensiamo bene, già l’avevamo visto da qualche parte: ecco dove.
Il richiamo alla tecnologia di MSN
La tecnologia ha un chiaro richiamo agli Anni Duemila, quando tantissimi giovanissimi si avvicinarono a un antenato delle attuali chat virtuali: MSN. Chiamata Messenger all’epoca, divenne una moda soprattutto tra gli adolescenti: un modo per tenersi in contatto coi compagni di classe, gli amici del quartiere o magari assistere alle famose catene.
L’applicazione piaceva ai ragazzi anche per un altro motivo. Fatta con la posta elettronica di Hotmail, permetteva di registrarsi senza particolari restringimenti sul controllo dell’identità. Inoltre si potevano creare dei nickname originali e soprattutto coloratissimi, grazie anche all’utilizzo delle emoticon. Tra gli adolescenti dell’epoca, nomi di eroi o supereroi scanditi da cuori rossi, saette, il sole, decorazioni di colore viola o altra tinta. Le emoticon rappresentavano lo stato d’animo di chi gestiva l’account, dando un tocco artistico di quei frangenti. Faccine che poi trovavano ampio spazio anche nei momenti di chat, dove molti Millenials si esprimevano attraverso l’utilizzo di un’emoji: per esprimere rabbia, dolore, contrarietà, amore, affetto e felicità. Basta vedere la faccina tra chat e nickname, per far capire con quale piede poter intraprendere una conversazione con il proprio amico o la propria amica. Anche questo furono gli Anni Novanta.