Il tuo volo è stato cancellato a causa di uno sciopero? I diritti che puoi esercitare, in tale caso, in qualità di consumatore.
Può capitare, almeno una volta nella vita, che la compagnia aera cancelli il volo che abbiamo prenotato. A questo punto, ci si può chiedere come far rispettare i diritti da consumatori. Massimiliano Dona, avvocato e Presidente di Unione Nazionale Consumatori, in un post su Instagram, ha spiegato come orientarsi in questo tipo di situazioni. Scopriamo, dunque, insieme come tutelare i propri diritti nei vari casi.
Volo cancellato per sciopero (e non solo): cosa fare?
“Ci risiamo ancora voli cancellati“, esordisce Massimiliano Dona nel suo post su Instagram, il quale cerca di rispondere agli utenti che gli chiedono come far rispettare i propri diritti nel caso in cui un volo sia cancellato per diverse ragioni da parte della compagnia di riferimento.
Come spiega l’avvocato e Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, in questi casi abbiamo il diritto alla protezione cioè all’imbarco sul primo volo disponibile oppure su un volo più comodo.
Nel caso in cui, però, non ci interessa questo tipo di opzione, potremmo avere diritto al rimborso del prezzo del biglietto pagato ma – soprattutto – ad avere il diritto all’assistenza: ciò vuol dire, nei fatti, avere a disposizione pasti e bevande in loco durante l’attesa e – in alcuni casi – persino avere diritto a degli indennizzi, cioè al risarcimento del danno che può oscillare dai 250 a 600€.
Tale rimborso, però, non è dovuto se la compagnia dimostra che la cancellazione è dovuta a causa di forza maggiore .
Cosa accade in caso di sciopero
Nel momento in cui il volo è cancellato a causa di uno sciopero, cosa accade? È una domanda che in molti si pongono. e che si ricollega alle cancellazioni che sono attuate per cause di forza maggiore.
E allora, cosa accade in questi casi? La Corte di Giustizia Europea – in merito – afferma che, lo sciopero può essere considerato una causa di forza maggiore nel momento in cui, a scioperare, è il personale di terra perché se – invece – ad incrociare le braccia fosse il personale di bordo, la compagnia avrebbe potuto prevederlo quindi non è una causa eccezionale.
Ergo, in caso di sciopero i diritti del consumatore restano intatti: tra questi, per l’appunto, ci sono il diritto al rimborso del prezzo del biglietto oppure il volo più comodo per il viaggiatore o, anche, il primo volo disponibile. A questi, si abbina anche l’assistenza.
Insomma il consumatore perde soltanto il diritto al risarcimento del danno. Diversa, però, è la situazione di alberghi o o altre strutture prenotate sul posto: è molto difficile, infatti, che la compagnia risponda di questi danni: in ogni caso, come suggerisce Dona, inoltrate un reclamo scritto.