Le scoperte di un gruppo di ricercatori confermano che l’uomo di Neanderthal era molto più intelligente di ciò che possiamo immaginare.
Per molto tempo abbiamo vissuto nella convinzione che l’uomo di Neanderthal non fosse un esemplare umano intelligente. Un’idea profondamente sbagliata, almeno stando a quanto emerso negli ultimi studi che delineano invece un quadro decisamente diverso. Anche un’altra indagine molto recente, pubblicata sulla rivista Science Advances, conferma che l’intelligenza dell’uomo di Neanderthal era in realtà molto più avanzata di quanto siamo portati a credere.
L’uomo di Neanderthal era intelligente: ecco perché
Lo studio deriva da quanto scoperto sul sito di Le Moustier, in Francia, uno dei più importanti in questo settore di ricerca. I ricercatori hanno infatti rinvenuto degli strumenti in pietra che hanno una caratteristica balzata subito all’occhio degli esperti.
Sul manico di questi utensili, tra cui raschietti, lame e scaglie, risulta infatti presente una miscela di ocra e bitume, con il primo elemento presente per più del 50% del contenuto.
Si tratta sostanzialmente di una colla: come ha spiegato Radu Iovita, coautore del lavoro, siamo di fronte a una miscela simile a quella utilizzata dai primi Homo Sapiens in Africa.
Proprio il fatto che il contenuto di ocra fosse superiore al 50% ha stupito gli esperti. Patrick Schmidt, autore dello studio, ha spiegato che il bitume – componente del petrolio greggio, ndr – può fungere da adesivo se mantenuto inalterato, ma perde questa proprietà in presenza di proporzioni così importanti di ocra.
Ma come mai gli uomini di Neanderthal utilizzavano questo composto? I ricercatori sono riusciti ad arrivare a una risposta facendo qualche esperimento. Ciò che è emerso è che il bitume puro sui manici degli utensili lasciava macchie appiccicose sulla mano, molto complicate da rimuovere.
Con la goethite, ovvero con il composto principale dell’ocra, le cose cambiavano. Bastava aggiungere il 55% circa di questa sostanza per rendere le miscele molto meno appiccicose, impedendo quindi al bitume di attaccarsi alla mano di chi utilizzava raschietti e lame.
La miscela di ocra e bitume: i ricercatori scoprono l’intuizione
Per farla breve, i Neanderthal avevano capito che tipo di miscela serviva per fare in modo che la presa di questi strumenti in pietra risultasse solida senza però renderla troppo appiccicosa sulle mani.
Ma ciò che ha ulteriormente stupito i ricercatori è che per procurarsi il bitume gli uomini di Neanderthal dovevano arrivare in un punto molto lontano dal sito di Le Moustier. Il giacimento petrolifero era infatti localizzato circa 200 chilometri più a sud.
Anche per procurarsi l’ocra bisognava sobbarcarsi un viaggio non banale: l’affioramento di goethite si trovava infatti circa 50 chilometri a nord rispetto all’attuale sito.
Proprio questi due aspetti suggeriscono chiaramente i processi cognitivi dell’uomo di Neanderthal, specialmente in termini di pianificazione.