iPhone, dal 7 marzo al via una novità rivoluzionaria: cambia tutto

Novità iPhone

Scritto da

Daniela Caruso

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In arrivo una novità importante per quanto riguarda l’iPhone, a partire dal 7 marzo 2024: tutto quello che c’è da sapere.

A partire dal 7 marzo 2024, gli utenti che hanno un iPhone potranno finalmente utilizzare anche altri App Store, aldilà di quello ufficiale: si tratta, dunque, di una notizia che può creare facilmente entusiasmo tra gli utenti che utilizzano da tanti anni il melafonino, anche se – però – bisogna tenere presente una serie di dettagli.

Scopriamo, dunque, in cosa consiste questa novità e quali sono i suoi eventuali risvolti.

iPhone, cosa cambia a partire dal 7 marzo 2024

Il 7 marzo 2024 rappresenta una data molto importante per Apple, la quale dovrà adattarsi necessariamente alle nuove regole imposte dall’Unione Europea per quel che concerne il Digital Market Act.

In tale ottica, l’azienda di Cupertino dovrà, dunque, aprire il proprio ecosistema, che da sempre è chiuso, come molti utenti Apple già sapranno perfettamente, per potersi adeguare alle nuove regolamentazioni stabilita dall’Unione Europea.

Gli utenti, dunque, avranno maggiore scelta per quanto riguarda la gestione e l’utilizzo del proprio dispositivo e, ciò, ovviamente, avrà un risvolto per Apple. L’azienda, infatti, potrà esercitare, nei fatti, un minore controllo sul proprio ecosistema e, di conseguenza, potrebbero variare anche i guadagni registrati su base annuale.

Gli app store alternativi per scaricare le applicazioni

La musica cambia, dunque, per tutti i dispositivi che montano, come sistema operativo mobile, iOS e iPadOS, in quanto aiuta enti che posseggono questa tipologia di device sarà concesso scaricare applicazioni da Store alternativi, come non è mai potuto accadere fino ad oggi.

L’iPhone, altronde, fu lanciato ben 17 anni fa e, da quel momento, l’ecosistema Apple è stato strettamente blindato dall’azienda, la quale ha posto diversi limiti per l’installazione e il download di applicazioni che non fossero presenti all’interno dell’App Store ufficiale.

Logo Apple
Logo Apple, azienda di Cupertino (pianetacellulare.it)

L’unico modo per poter installare applicazioni che non fossero presenti all’interno dell’App Store era quello di effettuare il cosiddetto jailbreak del proprio dispositivo, che permetteva, dunque, di effettuare questo passaggio, a discapito però della garanzia del proprio dispositivo.

Per tali ragioni, non tutti gli utenti si sono attardati ad effettuare questa procedura che sarebbe potuta anche andare male e, quindi, arrecare problemi per quel che concerne poi l’assistenza fornita da Apple.

I guadagni dell’azienda di Cupertino su app e acquisti in-app

Per quanto riguarda i guadagni, Apple trattiene una percentuale che oscilla dal 15% al 30% su ogni euro speso sull’App Store, ma anche all’interno delle stesse app scaricate da questo spazio.

Pertanto, dal momento in cui facciamo acquisti in app, anche da applicazioni che, in fase di download sono gratuite, l’azienda va a guadagnarci una propria percentuale.

iPad
iPad di Apple (pianetacellulare.it)

Con l’introduzione, dunque, del Digital Markets Act questa pratica diventerà illegale e, di conseguenza, l’azienda si troverà nella condizione di dover applicare, per i propri clienti europei, condizioni differenti rispetto a quelle applicate per gli utenti della restante parte del globo.

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