Il nuovo obbligo, previsto per il 2024, che cambierà una serie di disposizioni: cosa succederà nei fatti? Scopriamolo insieme.
Nel 2024 sarà attuata un’importante svolta nel settore della tecnologia, che riguarda, nello specifico, l’adozione obbligatoria della porta USB Type-C per la ricarica dei dispositivi elettronici. Questa decisione, presa dall’Unione Europea, punta a ridurre l’impatto ambientale causato dalla produzione e dallo smaltimento di numerosi caricabatterie.
Anche se l’obbligo entrerà ufficialmente in vigore il 28 dicembre 2024, il suo impatto inizia già a farsi sentire nell’industria tech. Scopiamo, dunque, insieme in che cosa consiste questo importante cambiamento e che risvolti lo stesso avrà sul piano, non solo tecnologico ma anche sociale e ambientale.
Nuovo obbligo dal 2024: la decisione dell’UE sui caricabatterie
Nell’ottobre 2022, l’Unione Europea ha formalizzato la direttiva che impone l’uso della porta USB Type-C per la ricarica di una ampia gamma di dispositivi elettronici.
In tale lista, troviamo smartphone, tablet, lettori di eBook, fotocamere digitali, console portatili per videogiochi, cuffie, altoparlanti portatili, mouse e tastiere wireless, nonché sistemi di navigazione portatili. Questa mossa legislativa è arrivata dopo che non sono stati raggiunti gli obiettivi previsti, sperando in un approccio volontario.
L’obiettivo principale di questa direttiva è di permettere agli utenti di utilizzare un caricabatterie universale per tutti i dispositivi. Ciò permetterà di acquistare acquistare un solo caricabatterie, impattando meno sull’ambiente. Secondo la Commissione Europea, la riduzione nella produzione e nello smaltimento di caricabatterie potrebbe far apportare una riduzione di rifiuti elettronici ogni anno fino a 980 tonnellate e far risparmiare circa 250 milioni di euro.
L’impatto sul mercato e sull’ambiente
Già molti dispositivi Android sono dotati di una porta USB Type-C e anche Apple si è adeguata a questa disposizione già a partire dagli ultimi modelli di iPhone.
La porta di ricarica USB-C permetterà, dunque, ai consumatori di utilizzare lo stesso caricabatterie per diversi dispositivi, indipendentemente dal marchio. Tale mossa non solo è conveniente per gli utenti, ma anche per l’ambiente, in quanto riduce anche il numero di caricabatterie prodotti e, di conseguenza, mitiga l’impatto ambientale.
I produttori saranno tenuti, dunque, a fornire informazioni nel dettaglio sulle specifiche di ricarica dei propri dispositivi, inclusi quelli riguardanti la ricarica rapida. Ciò consentirà ai consumatori di scegliere il caricabatterie più adatto ai propri dispositivi. Inoltre, le confezioni dei prodotti dovranno indicare chiaramente se un caricabatterie è incluso o meno.
Anche se la maggior parte dei dispositivi elettronici dovrà conformarsi a questa normativa entro il 28 dicembre 2024, i notebook, invece, avranno un periodo di transizione più lungo, visto che la data limite è fissata al 28 aprile 2026. Questa decisione, infine, darà tempo sufficiente all’industria al fine di adattarsi alle nuove regolamentazioni previste dall’Unione Europea.