La Capsula Dragon 2
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La conquista di Marte
La conquista di Marte prevede notevoli problemi da affrontare che cercherrò di riassumere nei punti seguenti.
1) Spazi ristretti
Per prima cosa, gli astronauti dovrebbero passare circa 6 mesi nello spazio, vivendo in spazi ristretti con tutti i problemi del caso. In questi anni la Nasa ha gestito diverse simulazioni condotte nel deserto americano per studiare gli effetti psicologici di una convivenza forzata cosi lunga.
2) Rifornimenti, acqua e ossigeno durante il Viaggio
In secondo luogo, sarebbe necessario trasportare acqua, cibo e ossigeno per consentire un viaggio di andata e ritorno, quindi almeno 12 mesi, con un carico piuttosto ingombrante e svariate tonnellate di rifornimenti da traspotare. La Nasa aveva annunciato che nella missione su Marte, avrebbe garantito un viaggio di sola andata agli astronauti, che avrebbero avuto il compito di installare una base di sopravvivenza proprio nel suolo marziano.
Questo problema potrebbe essere risolto dal lancio in sequenza di diverse capsule con i rifornimenti da allocare nello spazio in modo che il vettore contenente l’equipaggio, possa intercettarli man mano che prosegue nell’avventura. Allo stesso modo, alcune capsule sarebbero lanciate su Marte e depositate poi nel suolo marziano in attesa degli astronauti.
3) I problemi di atterraggio su Marte
Diversamente dalla Terra, l’atmosfera di Marte è totalmente diversa, sia per composizione sia per comportamento fisico. Come già visto in fase di lancio della sonda rover Oppportuniy, ancora oggi operativa sul suolo marziano, una eventuale sonda rischierebbe di schiantarsi sul suolo a causa di una atmosfera che non permetterebbe di rallentare rapidamente.
Nel caso di Opportunity fu utilizzata una tecnica particolare, ovvero una serie di airbag che hanno permesso alla sonda di arrivare integra al suolo. Una soluzione però estremamente rischiosa e sopratutto non praticabile con equipaggio umano. In questo articolo, il video di atterraggio.
A tal proposito, c’è un progetto italiano testato nei mesi scorsi per la creazione di una sorta di freno spaziale denominato LDSD, ovvero Low Density Supersonic Decelerator
4) La permanenza su Marte
Salvo ipotizzare una staffetta spaziale per il continuo invio di rifornimenti su Marte, il problema di ospitare una colonia su Marte riguarda essenzialmente la fornitura di ossigeno e acqua. Un progetto in corso di sperimentazione riguarda le coltivazioni idroponiche, che potrebbero garantire il riciclo dell’anidride carbonica, garantendo cosi la produzione di ossigeno. Un sistema iper tecnologico garantirebbe il riciclo costante dell’acqua anche se su Marte dovrebbero essere presente acqua sotto forma di ghiaccio (a tal proposito,leggi il progetto Mars One ).