Ogni tanto mi soffermo a pensare a quante cose sono cambiate negli ultimi anni, a quante tradizioni abbiamo perso ed a quante ancora ne perderemo. Oggi guardando fuori dalla finestra mi sono chiesto, ma davvero la tecnologia ha portato nelle nostre vite solamente degli aspetti positivi? Da qui nasce questo articolo, un editoriale che potrei definire quasi uno sfogo che spero possa trovare qualche riscontro nei nostri lettori.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un incremento pazzesco dei dispositivi mobile che siano telefoni, Smartphone, Tablet, PC, Smartwatch e chi più ne ha più ne metta, dispositivi che hanno semplificato da una parte le nostre azioni quotidiane permettendoci di risparmiare tempo ma che ci hanno tolto il gusto di viverci, secondo me, tante emozioni.
Apro il discorso provando a portarvi un esempio pratico: un ragazzo di 11/12/13 anni al giorno d’oggi ha uno Smartphone in tasca, uno strumento che dovrebbe servire principalmente a facilitare le comunicazioni a distanza ma che molto spesso finisce per diventare un motivo di isolamento dal mondo reale.
Mettiamo le cose in chiaro, non è lo Smartphone in se il problema ma proprio l’ecosistema che si crea intorno come per esempio il mondo del Web, oggi se vogliamo sapere per esempio come si viveva negli anni 50 ci basta scriverlo su Google per ricevere una risposta mentre un tempo il nostro motore di ricerca erano i nonni, i genitori o comunque le persone con più esperienza di vita rispetto a noi.
Con questo non voglio dire che non esistono più i rapporti tra persone ma sicuramente qualcosa è cambiato, vi faccio un altro esempio? Quando da bambino i miei genitori mi portavano al ristorante ovunque mi giravo vedevo mamme che parlavano con figli, bambini che giocavano a rincorrersi tra di loro oppure fidanzati che si tenevano la mano e chiacchieravano mentre ora vedo per la maggior parte dei casi (non sto parlando del cento per cento delle persone) Smartphone che fotografano il cibo o coppie che non sapendo cosa dirsi non si guardano nemmeno negli occhi preferendo una bacheca di un Social Network.
Smartphone e tecnologia migliorano o peggiorano la nostra vita?
L’aspetto che più mi rende triste invece è quello che riguarda i bambini spinti dalla massa a volere un cellulare di ultima generazione solo perchè è di moda, cellulare che come detto prima nella maggior parte dei casi finisce per diventare il compagno di gioco sostituendo l’amico reale.
Non la sto facendo tragica ma vi sto raccontando quello che è successo anche sulla mia pelle, ricordo ancora quando non avevo un telefono perchè i primi usciti costavano Milioni di Lire ed ero costretto ad usare le cabine telefoniche o le mie gambe per recarmi a citofonare agli amici da incontrare, beh oggi posso dirvi che se una volta dovevo camminare o pedalare Kilometri per vedere una persona mentre oggi posso farlo da casa mia tramite uno Schermo darei di tutto per tornare a qualche anno fa.
Qualcuno di voi qui potrebbe rispondermi “nessuno ti obbliga ad usare uno Smartphone e non tornare ai metodi del passato” e invece no dato che ormai la società, lo stile di vita ed i ritmi ci obbligano ad aggiornarci e di conseguenza mi capita di vedere tutti i giorni su un Social network una persona che anni fa vedevo ogni giorno, con cui parlavo e con cui magari oggi non saprei più relazionarmi.
Bambini e Tablet, è giusto?
Ripeto per l’ennesima volta che non voglio far diventare il discorso troppo tragico ma da una parte mi fa male non vedere più bambini che giocano a calcio nei parcheggi o che cercano il contatto con altri bambini e più male ancora mi fa vedere genitori che mollano un Tablet tra le mani di una creatura “comprando” il suo silenzio ma rovinando inconsapevolmente sotto certi aspetti le sue relazioni con gli altri (sapevate che dare un Tablet ad un bambino con meno di due anni è considerato maltrattamento?).
Non sono solamente i bambini ad incombere in problemi da tecnologia ed a conferma di quanto dico per esempio vi stupirà sapere che esiste un centro di recupero per persone “malate” di Social Network.
Spero che nel futuro la tecnologia venga si utilizzata per semplificare la nostra quotidianità, per sentire un parente lontano migliaia di kilometri o per scoprire per esempio cure che ci permetteranno di eliminare malattie che una vera e propria cura ad oggi non hanno ma spero anche che si torni ad apprezzare tutte quelle piccole cose che ho potuto fortunatamente vivere nel passato e che auguro a tutti di poter provare.