Il valore delle azioni della società britannica Imagination Technologies che si occupa di produrre chip GPU per dispositivi elettronici, tra cui per alcuni prodotti Apple, è crollato di quasi il 70% dopo che la società britannica ha comunicato all’inizio del mese di Aprile che Apple intende ridurre "il suo futuro affidamento sulla tecnologia di Imagination" in quanto intende iniziare a lavorare in maniera piu’ indipendente ai chip al fine di controllare i propri prodotti.
Per i meno informati, la GPU è l’unità di elaborazione grafica (o processore grafico), un tipo di coprocessore che si trova sui dispositivi in coppia con la CPU che si contraddistingue per essere specializzata nel rendering di immagini grafiche.
La notizia, riportata da MacRumors, è stata un duro colpo per Imagination Technologies, che fornisce tradizionalmente l’architettura grafica PowerVR che si trova nella gamma di dispositivi iOS di Apple e riceve una piccola royalty su ogni vendita. Si stima che circa il 50% dei ricavi della società Imagination Technologies provengono da Apple, ma non siamo qui a fare i conti in tasca alla società britannica e questa comunicazione non ci coglie di sorpresa, considerando che la società di Cupertino mira a diventare quanto piu’ possibile indipendente.
Il 4 maggio, Reuters ha riferito che Imagination Technologies ha dichiarato di aver avviato una "procedura di risoluzione delle controversie" con Apple, dopo aver concluso che Apple non sarà in grado di progettare in proprio chip grafici senza violare brevetti dei suoi, e quindi è intenzionata a chiedere il pagamento di una somma per concedere in licenza l’utilizzo delle sue proprietà intellettuali.
In un comunicato stampa pubblicato sul sito web della società, Imagination ha detto che dubita che Apple potrebbe andare avanti da sola, senza violare i brevetti di sua proprietà, proprietà intellettuale e le informazioni riservate:
"Apple ha utilizzato la tecnologia e la proprietà intellettuale di Imagination per molti anni. Essa ha costituito la base di Graphics Processor Unit ("GPU") in telefoni, tablet, iPod, Apple TV e orologi. Apple ha affermato che sta lavorando su un [chip grafico in maniera] indipendente al fine di controllare i suoi prodotti e ridurre la sua futura dipendenza dalla tecnologia di Imagination. Apple non ha presentato alcuna prova a sostegno della sua affermazione secondo cui non sarà più necessaria la tecnologia di Imagination, senza violare i brevetti, la proprietà intellettuale e le informazioni riservate di Imagination. Queste prove sono state richieste da Imagination ma Apple si è rifiutata di fornirne."
Apple è stata un cliente importante per Imagination dal 2008 ed è anche uno dei maggiori azionisti, essendo proprietaria di una quota del 8,2%. Il colosso di Cupertino si dice che abbia anche tentato di acquisire Imagination un anno fa, arrivata ad una fase di "trattative avanzate" che pero’ non si sono concluse in qualcosa di concreto.
Secondo la dichiarazione, Apple non utilizzerà piu’ i prodotti di Imagination entro i prossimi 24 mesi, tempistica che non esclude che la società di Cupertino possa rilasciare il primo iPhone con un suo chip grafico proprietario nel 2018. Questo nonostante lo scetticismo del produttore di GPU britannico.
Come riportato da MacRumors, Apple ha pagato i diritti di licenza e royalties ad Imagination per un valore totale di 60,7 milioni di sterline nell’anno terminato ad aprile 2016 e Imagination ha stimato il pagamento di circa 65 milioni di sterline per l’anno terminato con aprile 2017.
Se Imagination ha ragione, e cioè che andando a produrre in proprio processori grafici Apple violerà brevetti, la proprietà intellettuale e le informazioni riservate di sua proprietà, allora non si escludere che tra le due società potranno nascere dipute legali, sempre che Apple non decida, in ultima analisi, che le converrà acquistare interamente la società britannica. Il valore della società Imagination si stima a circa 956 milioni di dollari.