Ora che l’iPad Pro è finalmente realtà nei negozi di tutto il mondo, direttamente dal web arrivano le prime impressioni sul’Apple Pencil, e in generale i commenti sono positivi.
La prima penna touch della Mela piace molto ai fan di Apple e, nonostante il prezzo tutt’altro che basso, è in grado di offrire una precisione molto elevata nella scrittura e nel disegno a mano libera. Complice pure l’iPad Pro, grazie al suo hardware di alto livello che gestisce in maniera perfetta ogni singolo spostamento dell’Apple Pencil. Ma quanto dura di preciso con una singola carica della batteria? Ed è facile da riparare?
Gli esperti del sito iFixit hanno smontato l’Apple Pencil pezzo per pezzo, e c’è stata subito una sorpresa: è più sofisticata del previsto. Partiamo proprio dalla componentistica interna: dentro l’Apple Pencil troviamo l’antenna per la comunicazione wireless, la batteria al litio, una punta, il connettore Lightning e la scheda logica da 1 grammo divisa in due parti. Alcuni chip presenti sulla scheda sono gli stessi dell’Apple TV di ultima generazione, il protocollo di comunicazione è il Bluetooth 4.1, e il controller che gestisce tutto è un ARM Cortex M3 a basso consumo. Già da qui si capisce che ci troviamo di fronte ad un piccolo gioiello della tecnologia.
Lo spazio all’interno dell’Apple Pencil è ridotto, e di conseguenza sono stati fatti alcuni compromessi per quanto riguarda la batteria al litio, che ha una capacità di appena 0.329 Wh. Tanto per intenderci, si tratta del 5% della quantità di energia disponibile su un iPhone 6S. Non è moltissimo, ma dato che l’Apple Pencil è un dispositivo di input, e non uno smartphone, i consumi energetici sono ridotti al minimo. Con una ricarica completa, è possibile utilizzare l’accessorio per circa 12 ore, e grazie alla porta Lightning di nuova generazione dell’iPad Pro, bastano 15 secondi di ricarica per ottenere mezz’ora di autonomia. Davvero niente male.
Parliamo adesso di efficienza: come molti di voi già sapranno, l’Apple Pencil è sensibile sia alla pressione che all’inclinazione. Tutto ciò è reso possibile grazie a dei sensori molto sofisticati che si trovano in prossimità della punta. È stata anche integrata una tecnologia per l’eliminazione delle interferenze touch se si appoggia il palmo della mano sul display (molti grafici in questi anni si sono abituati ad indossare un guanto proprio per questo motivo), e inoltre si può usare la penna assieme ad altre forme di input, come ad esempio le dita. La frequenza di aggiornamento è di 240 scansioni al secondo, il doppio di quando si utilizzano soltanto le dita sul Retina Display dell’iPad Pro, e la latenza è minima, così da dare l’impressione di disegnare su carta, e non su uno schermo.
Come tutti i prodotti a marchio Apple, non è facile da riparare, tanto che gli esperti di iFixit hanno dato il voto di 1 su 10 in termini di riparabilità. Per qualsiasi problema, bisogna necessariamente ricorrere all’assistenza ufficiale, le riparazioni fai-da-te sono impossibili.
Concludiamo l’approfondimento di oggi parlando un po’ della robustezza dell’accessorio: l’Apple Pencil, nonostante sia molto sottile e leggera, è davvero robusta, tanto che non si riesce a spezzarla a mani nude. Anche il connettore Lightning è ben assemblato, tuttavia bisogna fare un po’ di attenzione quando lo si collega all’iPad Pro per la ricarica. Diciamo che la comodità non è ai massimi livelli (immaginiamo di voler utilizzare il tablet mentre la penna si sta ricaricando..), ma la casa di Cupertino ha già annunciato che presto verrà messo in vendita un adattatore con cavo, così da poter ricaricare l’Apple Pencil in maniera più pratica.